Studio di Materia Medica Omeopatica
Con estrazione repertoriale dei sintomi e analisi dei sintomi mentali
- Disponibilità Immediata. Pronto per la spedizione
- Formato: Libro cartaceo - 960 pag - 2° ed
- Autore: Lucia Gasparini
- Editore: Salus Infirmorum
- Anno stampa: Maggio 2017
- EAN: 9788866730392
- Valutazione media: da 1 utente
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Descrizione
La profondità dei contenuti e la sistematicità con cui vengono esposti sono due tratti che contraddistinguono le opere della Dr.ssa Lucia Gasparini e che rendono questo "Studio di Materia Medica Omeopatica" un'opera che possiamo definire imponente.
All'inizio del testo l'Autrice espone qualche concetto generale di Metodologia Clinica che illustra in modo succinto come raccogliere la storia clinica del Paziente da un punto di vista omeopatico e come classificare i sintomi, soprattutto quelli mentali.
Dopo questa prima parte introduttiva comincia la Materia Medica vera e propria, con la trattazione di più di 100 rimedi omeopatici, per ognuno dei quali vengono riportate le seguenti informazioni:
- identificazione della sostanza
- meccanismo d'azione, caratteristiche tossicologiche e farmacologiche
- rimedio omeopatico: preparazione e sperimentazione, indicazioni generali e cliniche, antidoti, caratteristiche essenziali, modalità, eziologia, descrizione dei sintomi somatici ordinati per regioni anatomiche e per apparati, descrizione generale dei sintomi mentali con loro estrazione repertoriale.
Il libro è ricco di informazioni precise e attentamente valorizzate dall'Autrice. Ogni termine usato dalla dottoressa Gasparini è stato attentamente calcolato, studiato e pesato nell'intensità del suo grado, espresso poi nel testo con una diversa formattazione tipografica.
Studiando questo testo potrai scoprire come la trattazione dei sintomi sia estremamente completa, caratteristica che ti aiuterà a completare e perfezionare l'idea di rimedio che già possiedi, in modo particolare per quanto riguarda le caratteristiche mentali del rimedio.
Indice Generale
Presentazione
Premessa
Metodologia clinica
Introduzione
Il metodo clinico omeopatico
Storia clinica omeopatica o storia biopatografica
Classificazione dei sintomi
Lo studio dei sintomi mentali
Materia medica
Introduzione
Schema utilizzato nella trattazione del rimedio
Aconitum napellus (acon.)
Actea racemosa (cimic.)
Agaricus muscarius (agar.)
Agnus castus (agn.)
Alumina (alum.)
Ambra grisea (ambr.)
Ammonium carbonicum (am-c.)
Anacardium orientale (anac.)
Antimonium crudum (ant-c.)
Apis mellifica (apis)
Argentum nitricum (arg-n.)
Arnica montana (arn.)
Arsenicum album (ars.)
Arsenicum iodatum (ars-i.)
Aurum metallicum (aur.)
Baryta carbonica (bar-c.)
Belladonna (bell.)
Borax (bor.)
Bryonia alba (bry.)
Calcarea carbonica (calc.)
Calcarea fluorica (calc-f.)
Calcarea phosphorica (calc-p.)
Calcarea sulfurica (calc-s.)
Capsicum annuum (caps.)
Carbo animalis (carb-an.)
Carbo vegetabilis (carb-v.)
Carcinosinum (carc.)
Causticum (caust.)
Chamomilla (cham.)
China (chin.)
Cocculus indicus (cocc.)
Coffea (coff.)
Conium maculatum (con.)
Cuprum metallicum (cupr.)
Digitalis purpurea (dig.)
Dulcamara (dulc.)
Ferrum metallicum (ferr.)
Fluoricum acidum (fl-ac.)
Gelsemium (gels.)
Glonoinum (glon.)
Graphites (graph.)
Helleborus niger (hell.)
Hepar sulphuris calcareum (hep.)
Hyosciamus niger (hyos.)
Ignatia (ign.)
Iodum (iod.)
Kali carbonicum (kali-c.)
Kali phosphoricum (kali-p.)
Lachesis (lach.)
Lilium tigrinum (lil-t.)
Lycopodium (lyc.)
Magnesia carbonica (mag-c.)
Magnesia muriatica (mag-m.)
Magnesia phosphorica (mag-p.)
Medorrhinum (med.)
Mercurius solubilis (merc.)
Mezereum (mez.)
Moschus (mosch.)
Natrum carbonicum (nat-c.)
Natrum muriaticum (nat-m.)
Natrum sulphuricum (nat-s.)
Nitricum acidum (nit-ac.)
Nux moschata (nux-m.)
Nux vomica (nux-v.)
Phosphoricum acidum (ph-ac.)
Phosphorus (phos.)
Platina (plat.)
Psorinum (psor.)
Pulsatilla nigricans (puls.)
Rhus toxicodendron (rhus-t.)
Sanicula (sanic.)
Selenium (sel.)
Sepia (sep.)
Silicea (sil.)
Staphysagria (staph.)
Stramonium (stram.)
Sulphur (sulph.)
Sulphur iodatum (sul-i.)
Syphilinum (syph.)
Thuja occidentalis (thuj.)
Tuberculinum (tub.)
Tubercoline
Bacillinum (bac.)
Tuberculinum avis (tub-a.) O aviaire
Tuberculinum denys (tub-d.)
Tuberculinum kock (tub-k.) O tk
Tuberculinum marmorek (tub-m.) O marmorek
Tuberculinum residuum (tub-r.) O tr
Tuberculinum spengler (tub-sp.)
Veratrum album (verat.)
Zincum metallicum (zinc.)
Bibliografia dell'opera
Indice generale
Presentazione
"Materia Medica Omeopatica". Vorrei riflettere sul titolo del volume che ho tra le mani. Spesso di un libro leggiamo superficialmente il titolo. Cercherò di vedere il titolo come significante e di comprenderne il significato. Giro lungo o giro breve? Scelgo quello lungo.
"Materia" presuppone il suo opposto: lo spirito. Non avrebbe ragione la reificazione, senza l'idea che si reifica. Così l'una e l'altro sono tra loro inscindibili. Materia e spirito. Definito e indefinito. Che poi sono la stessa cosa. Si oppongono, ma non si prescindono.
"Medica" è la qualità di questa materia. E' medica, cioè ha in sé il concetto di terapia. Il "phármacon", che ha di nuovo in sé l'ambiguità di veleno e di terapia. "Medica" indica l'attitudine di un uomo, fatto di materia e di spirito, un essere cioè, pronto ad aiutare un altro che gli sta chiedendo aiuto. Il medico come presupposto di un rapporto. Un rapporto che dallo spirito di un dialogo si materializza nella prescrizione di un farmaco. Quindi, un momento immateriale che si fa materia attraverso un uomo. Cioè una "Materia medica".
"L'uomo è un fine e non un mezzo". L'ordine kantiano dovrebbe essere obiettivo della vita, non solo medica, capace di farci vivere meglio con gli altri e di conseguenza con noi stessi. E questo è il senso che si dovrebbe provare da queste due parole. Fin dove ci portano un sostantivo e un aggettivo se li uniamo insieme e cerchiamo poi di scomporli, per poi ricongiungerli e così all'infinito!
Di "Materia medica" ne sono state scritte tante. Non so dire, esattamente, quale sia la migliore. Cosa intendo per migliore? Innanzi tutto migliore rispetto a quale? Questo presuppone una misura, cioè già una dicotomia che questa volta non riesco a ricomporre come ho fatto con "Materia medica". Migliore presuppone un grado maggiore nei confronti di un qualcosa di simile. Ma non è questo che voglio dire. Ogni medico in realtà ha una propria "Materia medica", fatta di appunti scritti ai margini, oppure di sensazioni ed esperienze che corrispondono alle rughe del suo volto più che agli anni di laurea.
Ho dimenticato il secondo aggettivo: "omeopatica". Cosa mi fa venire in mente?
E' di media statura, occhi azzurri, capelli neri. Il volto è arrotondato. Appena vedrò le sue analisi conoscerò i suoi valori ematici, i suoi metabolismi, funzionamento renale, epatico. Poi misurerò la pressione arteriosa, il peso... Mi racconterà i sintomi per lei più importanti. Quindi diagnosi di un qualcosa che la categorizzerà in qualcosa d'altro al quale apparterrà in una nuova definizione. Misura..., misura. Si mette a piangere. Ha perso da poco la madre. Quanto soffre? Non misura. Ma è sempre lei qui davanti. Misura e non misura. Misurabile e non misurabile. Non è una dicotomia. Non è psiche e corpo. Ma psiche-corpo, corpo-psiche. E' tutto riunito e diviso. Tutto quello che ho testato prima è più importante delle lacrime. Oppure è vero il contrario? O, meglio, tutte insieme fanno lei.
Le parlo. Si calma. Si sente più rilassata. Si è instaurato un dialogo, un rapporto. Chi è il paziente e chi il medico?
Con la mia grammatica di conoscenza ho testato un corpo, con il mio stile ho creato un rapporto, che però non poteva nascere senza la grammatica iniziale. Il rapporto si riferisce alla non misura. L'anamnesi alla misura. Entrambi riuniti e divisi determinano la persona. L'essere che si è manifestato qui davanti a me. Sarò degno e all'altezza di creare un dialogo?
Sono passato da anni per la stessa strada. Oggi ho visto un terrazzo con un albero. Non poteva essere nato questa notte, è troppo grosso. Eppure non l'ho mai visto prima. Così come quel filo elettrico pendente della parete del palazzo e più in là quella piccola targa di metallo arrugginito che indica una vecchia proprietà. Chissà, perché oggi vedo quello che è sempre stato lì e che ieri e il giorno prima non avevo visto? Così sarà anche per i pazienti? Gli presto sempre la dovuta attenzione così da sapere tutto quello che posso di loro, oppure vedo indifferente, solo una superficiale facciata di un palazzo che mi scorre via velocemente?
"Omeopatica". La ricerca del dettaglio, del particolare, del non detto, il silenzio come suono, l'ascolto, la ricomposizione della misura e della non misura alla ricerca dell'essere.
Questa "Materia medica" è particolare perché, indipendentemente dal raffronto che ognuno può fare con altre, ha in sé la sofferenza e la fatica del lavoro di un'amica e di un ottimo medico.
E queste sono le ragioni per le quali auguro a Lucia e al libro la soddisfazione e il risultato che meritano.
Premessa
Si ritiene opportuno premettere delle considerazioni di carattere dottrinario e clinico, al fine di fornire le principali chiavi di lettura e delineare le basi della trattazione.
Omeopatia
La concezione olistica e quella ippocratica di malattia possono essere considerate le basi fondamentali della dottrina omeopatica.
L'Omeopatia, infatti:
- considera sempre il malato come un'unità fisico-psichica inscindibile;
- interpreta la malattia come l'espressione della reattività individuale a circostanze avverse, in funzione della particolare predisposizione morbosa del soggetto; inoltre
- riconosce la possibilità di ricondurre a classi le reazioni morbose.
L'Omeopatia è un particolare metodo clinico:
- basato sulla rilevazione dei sintomi, interpretabili come il linguaggio con cui l'individuo esprime la sua disarmonia fisica e psichica;
- finalizzato a individualizzare il malato e a comprenderne la personalità, la predisposizione morbosa e la dinamica esistenziale.
L'Omeopatia come sistema terapeutico:
- utilizza medicamenti dinamizzati (rimedi), già sperimentati sull'uomo sano al fine di ottenere, in rapporto alle caratteristiche individuali delle sostanze, una precisa patogenesi; questa è espressa da sintomi specifici, somatici e psichici, che insorgono nei soggetti sperimentanti;
- si prefigge lo scopo di guarire il malato, non solo eliminando il quadro morboso in atto, ma sradicando la sua particolare predisposizione morbosa;
- ricerca a tale scopo il “simillimum”, cioè il rimedio più simile al quadro presentato dal malato, in base ai sintomi più caratteristici e a quelli che ne esprimono la personalità e la dinamica esistenziale.
Il medico, per riuscire a trovare il simillimum e quindi per guarire il malato, deve:
- cogliere i sintomi più salienti e caratteristici a livello generale, fisico e mentale e, in base a essi, comprendere la personalità e la dinamica esistenziale del malato;
- conoscere le patogenesi sperimentali dei rimedi e quindi, per ognuno di essi, i sintomi caratteristici, ma essenzialmente quelli che definiscono il nucleo originario della personalità del rimedio e ne tracciano tutte le possibili dinamiche evolutive;
- individuare, tra tutti i rimedi, quello più simile al quadro presentato dal malato.
Materia Medica Omeopatica
La Materia Medica Omeopatica è la raccolta delle patogenesi sperimentali dei rimedi. Il quadro globale che si ottiene per ognuno di essi consente di:
- tracciare il ritratto “dell'essere ideale e ipotetico” che vive in ogni rimedio;
- individuare il nucleo originario e ben definito della sua personalità;
- considerare tutte le potenziali e caratteristiche modalità con cui è in grado di esprimere il suo squilibrio a livello funzionale, organico e psichico.
L'esatta conoscenza dei rimedi richiede:
- lo studio della tossicologia;
- lo studio delle patogenesi sperimentali;
- l'approfondimento dell'aspetto mentale.
La finalità principale di questa Materia Medica è quella di affrontare uno studio completo di ogni rimedio. Ognuno di essi viene descritto in base alla sua natura, ne vengono esaminate le proprietà farmacologiche, gli effetti tossici o l'eventuale ruolo fisiologico svolto nell'organismo. La trattazione segue un metodo che, riportando dati e sintomi in modo ordinato e secondo un criterio gerarchico, facilita le operazioni di ricerche e di memorizzazione.
L'aspetto mentale è stato particolarmente approfondito e sono stati analizzati i sintomi mentali ricavati dalle principali Materie Mediche e dai Repertori di Kent, di Barthel e dal Synthesis. In base a essi si è potuto tracciare un ritratto dinamico e non solo statico del rimedio, considerandolo come un ipotetico individuo o meglio come un modello psicodinamico. Sono stati delineati i tratti essenziali della sua personalità e i diversi momenti evolutivi in rapporto alle circostanze esterne e alla predisposizione morbosa del momento.
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