Quadri di Rimedi Omeopatici
275 rimedi trattati
- Disponibilità Immediata. Pronto per la spedizione
- Formato: Libro cartaceo - 950 pag
- Autore: Margaret Tyler
- Editore: Salus Infirmorum
- Anno stampa: 2001
- EAN: 9788886893329
- Titolo originale: Homoeopathic Drug Pictures
- Valutazione media: da 2 utenti
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Descrizione
Quali criteri possiamo usare per differenziare le diverse Materie Mediche? Quali sono le caratteristiche che rendono unico questo testo?
Le risposte a queste domande convergono nel nome dell'Autrice, la Dr.ssa Margaret Tyler, Medico Omeopata inglese vissuta a cavallo del 1900.
La sua opera, nata in principio come semplice raccolta di quadri di rimedi omeopatici più studiati dall'Autrice, è diventata nel tempo una vera e propria Materia Medica. Oltre a condensare l'enorme esperienza clinica derivante da una vita passata presso l'Ospedale Omeopatico di Londra, il libro racchiude anche i vecchi insegnamenti lasciati dai Maestri dell'Omeopatia, quali Hahnemann, Kent, Allen, Boenninghausen, Clarke, Nash, Farrington, Hughes, Guernsey, Boger, Boericke, Burnett, Dunham, ecc.
Il tutto è stato rielaborato, valutato e soppesato dall'Autrice nel corso della sua vita, permettendole così di scrivere un'opera di lettura molto scorrevole che lascia immagini nitide di ciascun rimedio presentato, con l'aggiunta di riferimenti patogenetici che lo approfondiscono.
Per ognuno dei 275 rimedi trattati la Dr.ssa Tyler ha raccolto anche i sintomi di secondo e terzo grado (quelli più significativi) estrapolandoli dalle Materie Mediche classiche. Ciò che risulta alla fine è un'Opera di pura Omeopatia Unicista, adatta per chiunque eserciti la professione di Medico Omeopata.
Indice Generale
Omeopatia, la medicina della forza
Materia medica
Abrotanum
Sintomi di terzo grado
Qualche altro sintomo importante
Aconitum napellus
Sintomi di terzo grado
Sintomi e indicazioni importanti o strane
Aesculus hippocastanum
Sintomi di terzo grado
Aethusa cynapium
Sintomi di terzo grado
Sintomi importanti, di secondo grado o strani
Agaricus muscarius
Sintomi di terzo grado
Qualche sintomo peculiare o di secondo grado
Ailanthus glandulosa
Alcuni sintomi sperimentali
Alcuni sintomi di terzo grado
Allium cepa
Alumina
Sintomi di terzo grado
Qualche sintomo curioso e di secondo grado
Effetti sulla sensibilità delle emanazioni dell'alluminio
Ammonium carbonicum
Sintomi di terzo grado
Anacardium orientale
Sintomi di terzo grado
Qualche sintomo curioso o di secondo grado
Antimonium crudum
Sintomi di terzo grado
Sintomi di secondo grado, degni di rilievo o curiosi
Antimonium tartaricum
Sintomi caratteristici e peculiari
Sintomi di terzo grado
Alcuni sintomi importanti o peculiari di secondo grado
Apis mellifica
Sintomi di terzo grado
Argentum nitricum
Sintomi fisici
Arnica montana
Sintomi dalla sperimentazione di c. F. S. Hahnemann
Alcuni sintomi peculiari
Punture d'insetti
Sintomi di terzo grado
Arsenicum album
Sintomi di terzo grado
Sintomi strani
Asafoetida
Sintomi di terzo grado
Qualche sintomo curioso o di secondo grado
Aurum metallicum
Sintomi di terzo grado
Baptisia tinctoria
Indicazioni di e. M. Hale
Sintomi di terzo grado e caratteristici
Belladonna
Sintomi di terzo grado
Belladonna: «quasi specifica per la scarlattina»
Bellis perennis
Bellis perennis contro i cattivi effetti del freddo-umido nei surriscaldati
Borax
Sintomi di terzo grado
Qualche sintomo curioso o di secondo grado
Bromium
Sintomi di terzo grado
Bryonia alba
Sintomi di terzo grado
Alcuni sintomi di secondo grado
Calcarea carbonica
Sintomi di terzo grado
Calcarea phosphorica
Sintomi di terzo grado
Alcuni sintomi di secondo grado o degni di rilievo
Calcarea sulphurica
Camphora
Sintomi di terzo grado
Cannabis indica
Sintomi di terzo grado
Cantharis vesicatoria
Sintomi rettali e vescicali di terzo grado
Sintomi di terzo grado
Capsicum annuum
Sintomi di terzo grado
Alcuni sintomi di secondo grado, strani, rari e peculiari
Carbo vegetabilis
Alcune indicazioni dedotte o messe in luce dalle sperimentazioni
Sintomi di terzo grado
Caulophyllum thalictroides
Preparazione per un parto non complicato
Causticum
Aggiunte, conclusioni e caratteristiche
Sintomi di terzo grado
Ceanothus americanus
Chamomilla
Sintomi di terzo grado
Chelidonium majus
Sintomi di terzo grado
China officinalis
Cicuta virosa
Sintomi di terzo grado
Importanti sintomi di secondo grado: sintomi peculiari
Cicuta virosa nell'epilessia e nella deficienza mentale
Cimicifuga racemosa (actaea racemosa)
Sintomi di terzo grado
Sintomi curiosi, eminenti o di secondo grado
Cina
Sintomi di terzo grado
Alcuni sintomi peculiari o caratteristici
Santonin
Cistus canadensis
Sensazioni importanti
Sintomi catarrali
Cocculus indicus
Sintomi di terzo grado
Sintomi caratteristici e peculiari
Coffea cruda
Sintomi di terzo grado
Colchicum autumnale
Sintomi di terzo grado
Sintomi degni di rilievo, di secondo grado o peculiari
Collinsonia canadensis
Sintomi di terzo grado
Qualche sintomo di secondo grado o peculiare
Colocynthis
Sintomi di terzo grado
Conium maculatum
Sintomi di terzo grado
Sintomi curiosi, sintomi suggestivi e sintomi curati dal rimedio
Crotalus cascavella
Alcuni sintomi importanti
Crotalus horridus
Sintomi di terzo grado
Alcuni sintomi di secondo grado o peculiari
Cuprum metallicum
Sintomi peculiari e caratteristici
Cuprum aceticum e il vaiolo
Cyclamen europaeum
Sintomi di terzo grado
Sintomi di terzo grado
Sintomi curiosi o unici e alcune note interessanti
Drosera rotundifolia
Drosera rotundifolia nella tosse spasmodica e nella pertosse
Alcuni sintomi di terzo grado
Sintomi curiosi e sintomi caratteristici
Dulcamara
Sintomi di terzo grado
Ferrum metallicum
Sintomi di terzo grado
Alcuni sintomi di secondo grado, curiosi o degni di rilievo
Ferrum phosphoricum
Sintomi da annotare
Gelsemium sempervirens
Sintomi di terzo grado e sintomi caratteristici
Glonoinum
Sintomi di terzo grado
Altri sintomi di secondo grado o peculiari
Graphites
Sintomi di terzo grado
Hepar sulphuris calcareum
Sintomi di terzo grado
Sintomi peculiari di c. F. S. Hahnemann che possono confermare la diagnosi
Sintomi di terzo grado
Hyoscyamus niger
Sintomi di terzo grado
Sintomi curiosi o caratteristici
Hypericum perforatum
Hypericum perforatum sul campo di battaglia
Sintomi di terzo grado
Ignatia amara
Sintomi di terzo grado
Iodum
Sintomi di terzo grado
Alcuni sintomi peculiari o di secondo grado
Una storiella su iodum
Ipecacuanha
Sintomi peculiari e modalità
Sintomi di terzo grado
Iris versicolor
Sintomi di terzo grado
Sintomi curiosi o di secondo grado
Kali bichromicum
Sintomi di terzo grado
Sintomi caratteristici e sensazioni
Sedi particolarmente coinvolte
Kali bromatum
Sintomi di terzo grado
Sintomi importanti, caratteristici o curiosi di secondo grado
Kali carbonicum
Sintomi di terzo grado
Kali sulphuricum
Kreosotum
Sintomi di terzo grado
Sintomi curiosi e suggestivi
Lac caninum
Sintomi di terzo grado
Lachesis mutus
Sintomi di terzo grado
Altri sintomi degni di rilievo
Ledum palustre
Sintomi di terzo grado
Altri sintomi rilevanti
Lilium tigrinum
Sintomi di terzo grado
Lycopodium clavatum
Sintomi di terzo grado
Lycopodium clavatum negli aneurismi
Magnesia phosphorica
Sintomi di terzo grado
Medorrhinum
Sintomi di terzo grado
Glinicum
Mercurius solubilis
Sintomi di terzo grado
Alcune sensazioni strane
Sintomi mentali e appartenenti alla demenza
Mercurius vivus
Sintomi di terzo grado
Mercurius cyanatus
Mezereum
La cura di una sordità con mezereum e alcune riflessioni
Sintomi di terzo grado
Alcuni sintomi curiosi o di secondo grado
Morbillinum
Muriaticum acidum
Sintomi di terzo grado
Sintomi di terzo grado
Natrum muriaticum
Sintomi di terzo grado
Sintomi curiosi
Natrum phosphoricum
Sintomi di terzo grado
Sintomi di secondo grado o importanti per la diagnosi
Natrum sulphuricum
Sintomi di secondo grado
Nitricum acidum
Sintomi di terzo grado
Sensazioni curiose
Nux moschata
Una prima esperienza
Sintomi di terzo grado
Sensazioni strane
Nux vomica
Sintomi mentali di terzo grado
Sintomi di terzo grado della testa
Sintomi di terzo grado dell'apparato respiratorio
Sintomi di terzo grado della febbre
Sintomi di terzo grado dell'apparato digerente
Sintomi di terzo grado di retto e ano
Sintomi di terzo grado dell'apparato urinario
Opium
Sintomi peculiari o insoliti
Sintomi di terzo grado
Ornithogalum umbellatum
Paeonia officinalis
Sintomi di secondo e di terzo grado
Altri sintomi degni di rilievo
Palladium
Palladium: un rimedio della superbia ferita
Sintomi di terzo grado del 'repertorio' di kent
Sintomi di secondo grado del 'repertorio' di kent
Sintomi di secondo grado della materia medica di boericke
Sintomi di secondo grado della materia medica di allen
Petroleum
Sintomi di terzo grado
Sensazioni strane, peculiari e sorprendenti
Phosphoricum acidum
Sintomi di terzo grado
Phosphorus
Sintomi di terzo grado
Phytolacca decandra
Sintomi di terzo grado
Picricum acidum
Sintomi di terzo grado
Alcuni sintomi di secondo grado o curiosi
Platina
Sintomi di terzo grado
Alcuni sintomi curiosi e di secondo grado
Plumbum metallicum
Sintomi di terzo grado
Sintomi di secondo grado, curiosi o degni di rilievo
Psorinum
Sintomi di terzo grado
Sintomi importanti, caratteristici di secondo grado o peculiari
Ptelea trifoliata
Sintomi più marcati
Altri sintomi notevoli o curiosi
Pulsatilla nigricans
Sintomi di terzo grado
Pyrogenium
Septicaemin
Ranunculus bulbosus
Sintomi di terzo grado
Sintomi di secondo grado, importanti, curiosi o suggestivi
Rhododendron
Sintomi di terzo grado
Rhus toxicodendron
Sintomi di terzo grado
Ruta graveolens
Sintomi di terzo grado
Salicilati: salicylicum acidum
Sintomi di secondo o terzo grado e sintomi suggestivi
Sanguinaria canadensis
Sintomi di terzo grado
Sintomi di secondo grado o curiosi
Sanicula aqua
Sintomi rari e peculiari
Sepia
Sintomi di terzo grado e caratteristici
Sensazioni curiose
Sepia nella malaria
Silicea
Sintomi di terzo grado
Staphysagria
Sintomi di terzo grado
Stramonium
Sintomi di terzo grado
Sintomi ‘strani, rari e peculiari'
Sulphur
Sensazioni bizzarre
Quadro a
Quadro b
Quadro c
Sintomi di terzo grado
Symphytum officinale
Arnica montana:
Calendula officinalis:
Bellis perennis:
Hypericum perforatum:
Ruta graveolens:
Symphytum officinale:
Urtica urens:
Tumore sarcomatoso infiltrante il tessuto osseo della mandibola
Sintomi di terzo grado e altre notevoli indicazioni
Tarentula hispanica e cubensis
Tarentula hispanica
Sintomi di terzo grado
Sintomi notevoli, diagnostici o di secondo grado
Follia: tarentula ispanica
Tarentula cubensis
Terebinthina
Sintomi di terzo grado
Sintomi notevoli, peculiari o di secondo grado
Una sperimentazione di terebinthina
Theridion curassavicum
Sintomi rari, peculiari e notevoli
Thuja occidentalis
Sintomi di terzo grado
Sintomi strani
Tuberculinum e i suoi altri nosodi
Urtica urens
Ustioni
Orticaria
Primo caso clinico:
Secondo caso clinico:
Allattamento
Reumatismo del deltoide
Febbri malariche e malaria
Gotta
Veratrum album
Sintomi di terzo grado
Sensazioni peculiari
Veratrum viride
Sintomi di terzo grado
Altri sintomi importanti o curiosi
Viburnum opulus
Sintomi di terzo e di secondo grado
Sensazioni peculiari
Viburnum prunifolium
Viscum album
Indice dei rimedi
A
Abrotanum
Aceticum acidum
Achillea millefolium
Aconitum napellus
Actaea racemosa
Aesculus hippocastanum
Aethusa cynapium
Agaricus muscarius
Agnus castus
Agraphis nutans
Ailanthus glandulosa
Alliaria officinalis
Allium cepa
Allium sativum
Aloe socotrina
Alum
Alumina
Alumina phosphorica
Aluminium metallicum
Amanita muscaria
Ammoniacum gummi
Ammonium carbonicum
Amylenum nitrosum
Anacardium orientale
Anisum stellatum
Anthracinum
Antimonium crudum
Antimonium tartaricum
Apis mellifica
Arctium lappa
Argentum nitricum
Arnica montana
Arsenicum album
Arum triphyllum
Asafoetida
Asarum europaeum
Asparagus officinalis
Asterias rubens
Aurum metallicum
Aurum muriaticum
Aviaire
B
Bacillinum
Bacillinum testium
Baptisia tinctoria
Baryta carbonica
Belladonna
Bellis perennis
Berberis vulgaris
Borax
Bromium
Bryonia alba
Bufo rana
C
Cactus grandiflorus
Caladium seguinum
Calcarea carbonica
Calcarea fluorica
Calcarea phosphorica
Calcarea sulphurica
Calendula officinalis
Camphora
Cannabis indica
Cannabis sativa
Cantharis vesicatoria
Capsicum annuum
Carbo vegetabilis
Carbolicum acidum
Castanea vesca
Caulophyllum thalictroides
Causticum
Ceanothus americanus
Ceanothus virginiana
Cedron
Chamomilla
Chelidonium majus
China officinalis
Chininum sulphuricum
Chlorum
Cicuta virosa
Cimicifuga racemosa
Cina
Cinchona officinalis
Cistus canadensis
Cocculus indicus
Coccus cacti
Coffea cruda
Colchicum autumnale
Collinsonia canadensis
Colocynthis
Conium maculatum
Consolida maggiore
Convallaria majalis
Copaiva
Crocus sativus
Crotalus cascavella
Crotalus horridus
Cuprum aceticum
Cuprum metallicum
Cyclamen europaeum
D
Digitalis purpurea
Dioscorea villosa
Diphtherinum
Drosera rotundifolia
Dulcamara
E
Echinacea
Elaps corallinus
Elaterium officinarum
Equisetum hyemale
Euphrasia officinalis
F
Ferrum magneticum
Ferrum metallicum
Ferrum phosphoricum
Fluoricum acidum
Fraxinus americanus
G
Gelsemium sempervirens
Glinicum
Glonoinum
Gonorrhinum
Gossypium
Graphites
H
Hamamelis virginica
Hepar sulphuris calcareum
Hydrophobinum
Hyoscyamus niger
Hypericum perforatum
I
Ignatia amara
Influenzinum
Iodum
Ipecacuanha
Iris versicolor
K
Kali bichromicum
Kali bromatum
Kali carbonicum
Kali iodatum
Kali nitricum
Kali phosphoricum
Kali sulphuricum
Kalmia latifolia
Kreosotum
L
Lac caninum
Lac defloratum
Lachesis mutus
Lappa major
Latrodectus mactans
Ledum palustre
Lilium tigrinum
Lobelia inflata
Luesinum
Lycopodium clavatum
Lyssinum
M
Magnesia carbonica
Magnesia muriatica
Magnesia phosphorica
Magnetis polus australis
Malaria officinalis
Medorrhinum
Mercurius corrosivus
Mercurius cyanatus
Mercurius iodatus ruber
Mercurius protoiodatus
Mercurius solubilis
Mercurius vivus
Mezereum
Morbillinum
Moschus moschiferus
Muriaticum acidum
Mygale lasiodora
Myrtus communis
N
Naja tripudians
Natrum carbonicum
Natrum muriaticum
Natrum nitricum
Natrum phosphoricum
Natrum sulphuricum
Nitricum acidum
Nux moschata
Nux vomica
O
Opium
Ornithogalum umbellatum
Oxalicum acidum
P
Paeonia officinalis
Palladium
Paris quadrifolia
Petroleum
Phosphoricum acidum
Phosphorus
Phytolacca decandra
Picricum acidum
Pilocarpina
Pirexin
Pix liquida
Platina
Platinum
Plumbum metallicum
Pneumococcinum
Podophyllum peltatum
Polygonatum officinale
Psorinum
Ptelea trifoliata
Pulsatilla nigricans
Pyrogenium
R
Ranunculus bulbosus
Ranunculus sceleratus
Ratanhia
Rhododendron
Rhus aromatica
Rhus diversiloba
Rhus glabra
Rhus radicans
Rhus toxicodendron
Rhus venenata
Rumex
Ruta graveolens
S
Sabadilla officinalis
Sabina
Salicin
Salicylicum acidum
Sambucus nigra
Sanguinaria canadensis
Sanicula aqua
Santonin
Sarsaparilla
Scarlattinum
Scilla maritima
Scutellaria laterifolia
Secale cornutum
Senega
Sepia
Sepsina
Septicaemin
Silicea
Spigelia anthelmia
Spiritus quercus glandium
Spongia tosta
Squilla maritima
Stannum metallicum
Stannum muriaticum
Staphysagria
Stillingia sylvatica
Stramonium
Streptococcinum
Strychninum
Sulphur
Sulphuricum acidum
Sumbul ferula
Sumbulus moschatus
Symphytum officinale
Syphilinum
T
Tabacum
Taraxacum officinale
Tarentula cubensis
Tarentula hispanica
Terebinthina
Theridion curassavicum
Thuja occidentalis
Tilia tomentosa
Tuberculinum
Tuberculinum bovinum
Tuberculinum Denys
Tuberculinum Kock
Tuberculinum Marmorek
Tuberculinum residuum
Tuberculinum Splenger
U
Urtica urens
V
Valeriana officinalis
Vanadium metallicum
Variolinum
Veratrum album
Veratrum viride
Viburnum opulus
Viburnum prunifolium
Vipera berus
Viscum album
Z
Zincum metallicum
Prefazione I Edizione Inglese
Si dice che ad Adamo fu dato il compito di dare un nome (e quindi di conoscere) a tutte le cose viventi: fu una tremenda opportunità e responsabilità in quanto le cose senza nome sono inutilizzabili, mentre quelle chiamate erroneamente (e quindi scarsamente conosciute) sono erroneamente utilizzate o dimenticate.
Il compito di scegliere un nome per questa nostra portentosa e nuova medicina fu demandato ad C. F. S. Hahnemann che, essendo un uomo erudito, nel corso di tutta la sua vita fu capace di esprimere concisamente, in fluenti frasi greche, la potenza e le possibilità di questa Medicina utile per il mondo intero. Era la Medicina dei Simili, cioè la Medicina della cura dei Simili con i Simili: Omeopatia. Nome perfetto! Descrizione perfetta!
Quello fu il primo livello, incontestabile ma ancora incompleto, che egli stava per scoprire, dato che i rimedi, in certi casi, fallivano dopo un iniziale successo terapeutico. Perché? ... Il successo sembrava cessare: il parziale fallimento lo spinse a nuovi sforzi. Dopo undici anni d'intenso lavoro e di verifiche, egli poté esporre la sua spiegazione di questo fenomeno nell'opera intitolata ‘The Origin and Nature of Chronic Diseases and the Manner of their Cure'.
Ma i tempi non erano maturi per questi insegnamenti e i seguaci di C. F. S. Hahnemann, in sostanza, fallirono nel proseguire il suo lavoro. Le cose essenziali sono state sminuite. Persino la sua Legge di Guarigione per qualcuno è una semplice regolina. La possibilità, che C. F. S. Hahnemann intravide, di promuovere la salute delle Nazioni, anche se spesso dibattuta, nella sostanza è stata disattesa.
Persino la prima parte delle sue scoperte, che era inerente alla Medicina dei Simili, è stata disattesa. Anche un principiante dovrebbe capire che non si può, per esempio, curare una stitichezza cronica con purganti: questo è stato dimostrato nei secoli, ma su questi errori l'Industria Chimica prospera.
Sappiamo pure che non si può curare l'insonnia con ipnotici (eccetto forse il caso in cui il problema è di interrompere un'abitudine transitoria) e neppure il dolore con gli analgesici. Per curare non devi solamente alleviare le sensazioni, ma tagliare alla radice la causa del problema. Basterebbe riflettere sul fatto che se una cosa è curata è curata e non c'è bisogno di prolungare il trattamento per il persistere della patologia.
D'altra parte, si può curare la stipsi con la sostanza capace di provocare proprio quel tipo di stipsi; l'insonnia con quel rimedio in grado di provocare lo stesso tipo d'insonnia e così via. A questo proposito, si può citare la storia classica di un insonne che si rannicchiava dietro persiane chiuse e tendaggi pesanti, impaurito dal suo spietato nemico, il rumore, perché anche il rumore più lieve era capace di penetrare in lui e di risvegliargli la coscienza, l'irritabilità, la disperazione. Un Medico esperto, non solo di Medicina ma anche di Psicologia, prescrisse ad una persona insonne di trascorrere le sue notti in un cantiere navale pieno di incessanti e forti rumori di colpi di martello e dove era normale che il suo sgomento si incrementasse: in questo modo quel Paziente guarì.
Oltre a ciò, ricordo che più recentemente, come ausilio per il trattamento dello shock emotivo da bombardamento, è stato proposto l'ascolto di dischi che riproducono tutti gli orribili suoni provocati dalla guerra moderna, al fine di guarire i nervi scossi delle vittime della guerra attraverso la familiarità generata dalla consuetudine. Tutto questo non si tratta, forse, di pura Omeopatia?
È di grande soddisfazione la consapevolezza che è possibile scoprire sostanze curative per ciascun caso guaribile mediante la sperimentazione delle stesse, che però deve essere eseguita secondo le modalità che ci sono state insegnate. La sperimentazione non deve essere eseguita su animali, in quanto non possono fornirci il quadro necessario dei sintomi, e neppure su soggetti malati con svariate patologie in quanto, nella migliore delle ipotesi, questi possono presentarci un indistricabile miscuglio di sintomi malattia-farmaco da cui è impossibile trarre informazioni utili. L'Omeopatia, invece, studia e registra gli effetti delle sostanze su soggetti in buona salute e sensibili che possono fornire con grande precisione le informazioni desiderate.
Ci si potrebbe rammaricare degli entusiastici sforzi intrapresi per scoprire gli effetti delle medicine con l'aiuto di nessun'altra legge se non quella di utilizzarle nell'Uomo affinché forse un giorno altri possano essere in grado di impiegarle in qualche modo con una ragionevole prospettiva di successo ... non è quindi per questo che la Medicina si è evoluta con fatica? Ora dogmatizzando, ora dubitando, ora confutando in favore di una nuova teoria o speranza ... finché C. F. S. Hahnemann entrò in scena per capovolgere ogni preconcetto, tradizione o insegnamento contrario ai FATTI. Sembra che fino ad allora non si sia mai verificato che la ‘Scienza' sperimentasse sostanze su soggetti sani per ricavarne precisi effetti su organi, tessuti e menti umane prima di prescriverle ai Malati. Senza conoscere gli essenziali rudimenti di base non è possibile comprendere quanto sia di valore la conoscenza degli effetti dei farmaci e delle malattie e come si possa applicare gli uni per il sollievo di queste ultime.
Ma, accanto alle malattie curabili con la Terapia dei Simili, vi sono incurabili casi patologici incurabili o con esiti di tali patologie. Non è possibile guarire, fino al punto di poter vivere normalmente, dopo una cavità polmonare causata dalla perdita del tessuto polmonare che si è ulcerato e non è possibile riaggiustare un arto amputato, ma la ‘Medicina dei Simili' è comunque di aiuto anche per la maggior parte delle malattie incurabili: essa può e deve palliare e prolungare la vita indefinitamente. In questo modo, il parenchima polmonare può cicatrizzare ed essere posto in una condizione tale da permettere di vivere per molti anni. Oltre a ciò, chi può dogmaticamente affermare quale e quanto una patologia sia incurabile? L'Omeopatia, nelle mani di Medici coraggiosi, entusiasti e fantasiosi, può ridurre i limiti d'incurabilità: può agire apparendo persino miracolosa.
L'Omeopatia è stata descritta con molti nomi, finché C. F. S. Hahnemann ne scelse uno per rendere impossibile una cattiva interpretazione della sua natura o dei suoi scopi.
J. C. Burnett colpì nel segno quando definì l'Omeopatia una ‘Medicina Scientifica'. Tutto qui! È una Medicina basata su fatti accertati e su deduzioni abbondantemente provate. La nostra esperienza ci suggerisce che i risultati sono tanto migliori quanto maggiore è la conoscenza profonda e quanto più scrupolosamente viene applicata. La conoscenza in ciascun settore non è necessariamente globale: è sempre una questione di livelli. Se conoscessimo bene tutto, anche solo limitatamente al nostro settore medico, chi potrebbe porre limiti alle nostre grandi azioni curative? Ma, anche se quest'obiettivo non è stato mai raggiunto e non lo sarà mai, bisogna sempre tenerlo presente e perseguirlo per essere sempre più vicini alla sua soluzione e avere ogni giorno più luce e più forza ...
Sempre, FORZA. Questo è il nuovo nome che vorremmo proporre per il sistema di C. F. S. Hahnemann.
Dopo tutto cos'è una FORZA? Non è il più impalpabile e irresistibile dei fattori concepibili? Robert Louis Stevenson ha detto:
«Io ho visto solo le cose che hai fatto, Ma sempre ti nascondi».
La forza non appartiene solo alla nostra Terra o a qualche altra parte del sistema solare, perché essa tiene insieme tutto e regna su tutto. Per riconoscerla non servono la massa, la quantità, la struttura, il colore o l'odore. Può esserci costantemente oppure può entrare improvvisamente in azione: per esempio, ora nell'apparente stabilità del moto ordinato di un torrente, ora nel balenio di un fulmine, che è spesso più devastante del più diabolico ordigno esplosivo, e ancora, poiché «Dio dette loro una Legge che non doveva essere infranta» (cfr Dt 6,1 ss), i suoi poteri erano stati concepiti anche per essere sfruttati in tanti piccoli modi utili all'Umanità attraverso lo studio e la verifica dei limiti e delle modalità d'azione e attraverso una loro corretta applicazione.
Le ‘potenze', o forze , come lo stesso C. F. S. Hahnemann le definì, sono costituite dalla forza strana e ‘infinitesimale' nascosta nelle cose, forse in tutte le sostanze, che deve essere solo liberata e resa utilizzabile mediante la ‘dinamizzazione': questa forza è in rapporto inverso alla concentrazione delle sostanze. C. F. S. Hahnemann scoprì che la somministrazione di una prima dose non letale di Belladonna ad un soggetto ‘simile', come quello con la febbre della scarlattina, «attizza un fuoco già vivo». Così C. F. S. Hahnemann provò con il suo metodo della dinamizzazione: una parte di medicina in 99 parti di sostanza inerte, assicurando la perfetta diffusione della prima nella seconda mediante una serie ripetuta di triturazioni in proporzione al grado di attività della sostanza, ottenendo così una riduzione degli effetti farmacologici e una sempre maggiore liberazione di potere curativo.
In uno dei suoi scritti nei quali spiega la dinamizzazione, C. F. S. Hahnemann pone l'accento sul suo ruolo in questa scoperta:
«Io ero evidentemente il primo a fare questa grande e straordinaria scoperta: le proprietà delle sostanze medicinali acquisivano un notevole aumento del potere terapeutico, se fluide, mediante la succussione con una sostanza non rimedio oppure, se solide, con la costante e ripetuta triturazione; quando questi procedimenti venivano ripetuti molto a lungo, anche sostanze prive di effetti farmacologici acquisivano uno stupefacente effetto sull'Uomo».
Inoltre, egli dimostrò che, insieme a questo cambiamento delle proprietà terapeutiche, il metodo di preparazione omeopatico produceva un'alterazione delle loro proprietà chimiche. Le sostanze insolubili divenivano completamente solubili sia in alcool che in acqua:
«Gli effetti di questa scoperta hanno un estremo valore in rapporto all'arte di guarire».
C. F. S. Hahnemann prosegue così:
«Le sostanze medicinali così preparate non sono più soggette alle leggi della Chimica. Una dose della più alta dinamizzazione di Phosphorus può rimanere per anni chiusa nella sua confezione dentro una scrivania senza perdere le sue proprietà mediche, oppure cambiandole in quelle di Phosphoricum acidum. Un rimedio che è stato elevato alla più alta potenza, divenuto in questo modo quasi puro spirito, non è più soggetto alle leggi di neutralizzazione ...».
C. F. S. Hahnemann, che era considerato uno dei più grandi chimici analitici dell'epoca, sapeva bene il significato di quello che scriveva.
Per quanto riguarda il suo libro ‘Le Malattie Croniche', all'età di settantatre anni, C. F. S. Hahnemann, essendo del tutto convinto della verità delle sue scoperte e per evitare all'Umanità la perdita delle medesime, trasmise le sue conoscenze «a due dei suoi più meritevoli discepoli ... per paura di essere chiamato nel regno dell'eternità prima di aver terminato il suo lavoro». Il suo lavoro, tuttavia, fu lasciato incompiuto. Egli aveva raggruppato tutte le patologie croniche non veneree sotto un unico nome: Psora, ma diceva «di non considerare tra i rimedi antipsorici alcun rimedio isopatico in quanto i loro effetti sull'organismo sano non erano stati sufficientemente accertati». Per ‘rimedi isopatici' egli evidentemente intendeva i rimedi derivati dai prodotti delle malattie (i nostri ‘nosodi') e uno di questi, il suo Psorinum, che è derivato dalle secrezioni muco-purulente della scabbia, fu dallo stesso C. F. S. Hahnemann considerato «omeopatico e non isopatico, in quanto la preparazione omeopatica, mediante la quale viene sterilizzato e potenziato, gli cambia la sua natura e le sue proprietà e quindi alla fine i due prodotti non sono più identici ma ‘simili': non Isopatia, ma Omeopatia».
Ci sono voluti quasi duecento anni affinché l'Omeopatia ottenesse un certo riconoscimento ufficiale; effettivamente il trattamento con successo delle malattie croniche non veneree, suo grande merito, è solo l'inizio della sua marcia trionfale in quel territorio di disperazione costituito proprio dalle Malattie Croniche.
Il fatto che l'Omeopatia sia anche in grado di curare patologie sconosciute, ma con sintomatologia nota, è stato dimostrato ineluttabilmente dai dati statistici che si diffusero in tutto il mondo quando il COLERA, descritto da C. F. S. Hahnemann come «quella peste misteriosa e omicida», «dilagò in Europa nel 1830». C. F. S. Hahnemann preparò i suoi seguaci a trattarlo con un successo documentato indiscutibilmente dai dati statistici che presenteremo e che abbiamo scelto tra i molti disponibili. Il suo rimedio principale fu Camphora, per gli stadi precoci: rimedio che veniva somministrato molto frequentemente «finché la coscienza, il riposo e il sonno ritornano e il Paziente è fuori pericolo»; infatti, l'avvelenamento da Camphora presenta tutta la sintomatologia delle prime fasi del colera.
«Nel secondo e più difficile stadio delle clonie spasmodiche con vomito, diarrea, dolorosissimi crampi ai polpacci, ecc., se Camphora non è d'aiuto entro i primi 15 minuti, bisogna somministrare Cuprum metallicum ogni 30-60 minuti, oppure, se vi sono vomito e diarrea eccessiva con abbondante sudorazione fredda, il rimedio indicato è invece Veratrum album».
Tra l'altro, possiamo leggere quanto segue:
«Il colera si diffuse inizialmente dalla Russia. Il Console generale russo ha diffuso i risultati del trattamento omeopatico in Russia nel 1830-31. Dei 70 casi curati in due zone, il successo fu pieno. Su altri 1270 casi, 1162 guarirono e solo 108 morirono» (la mortalità di allora, con trattamento allopatico, di solito variava dal 60 al 70%).
Il Dr. Wilde, un chirurgo allopatico (Ed. ‘Dublin Quarterly Journal of Medicine') nel suo libro intitolato ‘Austria, its Litterary, Scientific and Medical Treatments' scrisse quanto segue:
«Comparando i risultati del trattamento del colera nell'Ospedale Omeopatico di Vienna con quelli degli altri ospedali nello stesso periodo, emerge che mentre i due terzi dei Pazienti trattati omeopaticamente guarirono, due terzi di quelli trattati negli altri ospedali morirono. Tali straordinari risultati portarono l'allora Ministro degli Interni austriaco, il Conte Kolowrat, ad abrogare la legge relativa alla pratica dell'Omeopatia».
Il Dr. Perrusel, nel Sud della Francia, curò i poveri abitanti di un villaggio per malaria e colera: la sua mortalità, con trattamento omeopatico, era del 5-7% mentre la mortalità dell'epoca, con trattamento allopatico, era del 90%.
Nel 1854, in Guatemala, un missionario evangelista fu imprigionato da un giudice. L'accusa era di aver guarito gratuitamente un gran numero di persone ammalate di colera con rimedi omeopatici, mentre il trattamento ospedaliero non ne aveva guarito alcuno.
Nel 1854 il colera si diffuse ampiamente in Europa, quindi l'ospedale omeopatico di Londra aveva riservato 25 posti letto per la cura di Pazienti con colera o con diarree coleriformi. I rapporti riferiscono di 10 decessi su 60 casi di colera e uno su 341 casi di diarrea colerica. Nel frattempo, accanto ai casi trattati in ospedale, furono distribuite 1200 bottiglie di Camphora ai meno abbienti che si affollavano in lunghe code per prenderle.
In occasione di quella epidemia di colera, dovettero essere eseguiti dettagliati rapporti sul tipo di trattamento e sui risultati relativi, da parte di tutti gli ospedali e dei Medici coinvolti. Quando questi rapporti furono presentati al Parlamento, i dati statistici sul trattamento omeopatico furono nascosti: furono richiesti espressamente ma non furono presentati. La giustificazione fu espressa nella seguente dichiarazione scritta dei Medici responsabili: «Presentando i risultati dei Medici, non solo l'Omeopatia avrebbe compromesso il valore e l'utilità del loro sistema di cura, ma avrebbero ingiustamente approvato una pratica empirica che si opponeva alla ricerca della verità e al progresso scientifico».
Il più brillante studio sul colera fu eseguito dal Dr. Rubini durante l'epidemia di Napoli del 1854-5. Nell'Albergo dei Poveri, trattò con Camphora 225 casi di colera senza registrare un solo decesso e curò anche 166 soldati del Terzo Reggimento Svizzero con lo stesso successo. Nacque allora e probabilmente esiste ancora, l'appellativo «Lo spirito di Camphora».
Bradford, nel suo articolo intitolato ‘Logic of Figures' (States, pag. 137) scrisse quanto segue:
«I risultati complessivi del trattamento allopatico del colera in Europa e in America dimostrano una mortalità superiore al 40%; i dati relativi al trattamento omeopatico registrano una mortalità inferiore al 9%»
Prefazione II Edizione Inglese
La seconda edizione di "Quadri di Rimedi Omeopatici" della Dr.ssa Tyler è verosimilmente il più valido contributo alla Materia Medica Omeopatica scritto nei nostri giorni. Le prime compilazioni di sperimentazioni omeopatiche erano una raccolta non organizzata di sintomi prodotti dal rimedio su sperimentatori sani e di osservazioni cliniche di Medici che usavano i rimedi.
Recentemente, sono state scritte numerose Materie Mediche per aiutare l'Omeopata ad organizzare queste masse indiscriminate di sintomi e per aiutarlo a comprendere le sfumature di ciascun rimedio.
Da questo punto di vista, la Dr.ssa Tyler, ricca dell'esperienza di tutta una vita, ha scritto una Materia Medica che esaudisce queste necessità ad alto livello.
Questa grande opera è stata scritta in quasi 10 anni e costituisce un rimarchevole tributo alla sua laboriosità e al suo talento, per la capacità di penetrazione dimostrata nella percezione dell'essenza di ciascun rimedio nei Pazienti.
Non sorprende che una coraggiosa Omeopata come la Dr.ssa Tyler, a supporto del principio dell'Omeopatia, abbia intercalato nel suo libro varie teorie che erano in voga ai suoi tempi: l'applicabilità della legge di Arndt-Schulz e il Principio Similia Similibus Curentur ne costituiscono un esempio. Ma il valore reale e duraturo del lavoro della Dr.ssa Tyler sta nel fatto che la sua genialità le permise di assegnare a ciascun rimedio un modello rapidamente confrontabile con il quadro dei sintomi e delle reazioni ambientali, fisiche ed emozionali presentate dal Paziente. La similitudine tra i sintomi del Paziente e quelli del rimedio costituisce un aspetto molto congeniale all'attuale Scuola Omeopatica Inglese.
Siamo fortunati di avere a disposizione, in questo libro, la vasta conoscenza della Dr.ssa Tyler che rimarrà sempre di gran valore per chi esercita la nostra Arte.
Per una volta ancora rendiamo omaggio alla memoria di una grandissima Signora nonché grande Omeopata.
J. D. Kenyon
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