Fondamenti di agro-omeopatia
Un'agricoltura per la vita
- Disponibilità Immediata. Pronto per la spedizione
- Formato: Libro cartaceo - 288 pag
- Autore: Radko Tichavsky
- Editore: Nuova Ipsa Editore
- Anno stampa: Aprile 2023
- EAN: 9788828508939
- Valutazione media: da 4 utenti
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Descrizione
L'enorme richiesta di alimenti sani, in grado di poter apportare alla dieta umana un adeguato contenuto di sostanze ha portato buona parte delle aziende agricole a produrre con tecniche biologiche, ma la produzione di prodotti agricoli biologici risulta per gli agricoltori estremamente difficoltosa e incerta; l'agricoltura biologica di fatto è ancora priva di adeguate soluzioni alle avversità cui vanno incontro le piante, portando spesso alla perdita dell'intera produzione.
L'omeopatia applicata alle piante permette di superare le difficoltà che gli agricoltori biologici e (biodinamici) incontrano nella normale pratica agraria.
Fondamenti di agro-omeopatia è l'ultimo libro di Radko Tichavsky, frutto di sei anni di gestazione. Con questo libro si mette nelle mani del produttore agricolo uno strumento prezioso per la corretta gestione di parassiti e malattie presenti in aziende di qualsiasi dimensione.
Questo testo rappresenta un notevole contributo all'applicazione dell'omeopatia in campo agrario, oltre che un concreto strumento di lavoro dalle solide fondamenta scientifiche.
È di fatto il primo libro in cui l'agro-omeopatia viene coniugata all'agro-ecologia. Tramite semplici tecniche di analisi, quali la rifrattometria, la voltimetria, l'analisi sensoriale etc., si riesce a porre l'accento su quell'universo di relazioni sorprendentemente dinamiche e vitali, fino ad ora rimaste ignorate nelle pratiche agro-omeopatiche ad approccio antropocentrico.
Il testo propone soluzioni specifiche per singolo agro-ecosistema e per singola patologia.
APPLICARE L'OMEOPATIA ALLE PIANTE SIGNIFICA CURARLE TRAMITE L'USO DI SOSTANZE NATURALI AD ALTA DILUIZIONE.
La metodologia proposta dal prof. Tichavský, introducendo il concetto di similitudine metabolica, emula il funzionamento dei sistemi agro-ecologici, utilizzando le risorse che l'azienda agricola offre.
LA NATURA CHE CURA LA NATURA
Questo testo è una pietra miliare nella storia dell'Agro-omeopatia, poiché è una trattazione completa dell'argomento e costituisce una solida base di studio per esperti e profani.
Praticando l'Agro-omeopatia vengono inoltre soddisfatti i tre pilastri della sostenibilità:
• economica: grazie al bassissimo utilizzo di materie prime;
• ambientale: evitando l'uso di sostanze chimiche di sintesi quali fertilizzanti, pesticidi, ecc.;
• sociale: con la produzione di cibo sano, sicuro e di alta qualità.
Questa guida è uno strumento prezioso per la gestione realmente sostenibile di parassiti e fitopatologie presenti in aziende di qualsiasi dimensione.
Indice del libro
Capitolo 1 - Olone
Olone
Misurazioni di vitalità
Analisi sensoriale
Capitolo 2 - Le forze dell'olone
Principio di similitudine
Capitolo 3 - Dinamica dell'olone
Bechamp, Pasteur e Koch
Modello di analisi della endosimilitudine
Gli elementi
Dinamica degli elementi
Biotipi
Analisi degli oloni
Tipologie di oloni
Bioattratori
Capitolo 5 - Tecniche di laboratorio olo-omeopatico
Attrezzature di laboratorio
Preparati di base
Dinamizzazioni
Preparazioni omeopatiche in grandi volumi
Capitolo 6 - Modificatori
Drenanti e chelanti olo-omeopatici
Capitolo 7 - Repertorizzazione
Tipo di patologie
Esame di un caso
Selezione del rimedio: minerale
Selezione del rimedio: vegetale
Selezione del rimedio: animale
Tre casi
Capitolo 8 - Tavole di similitudine metabolica
Prologo
Cambiare un paradigma è un'impresa rischiosa, e per quanto l'ambiente scientifico dovrebbe essere uno spazio di libera circolazione delle idee, a volte esso si trova legato a interessi politici ed economici che, alla fine, determinano il prevalere dell'una o dell'altra corrente di pensiero.
Nel 1772, alcuni abitanti della località francese di Lucé affermarono di vedere cadere dal cielo una pietra enorme; al fine di indagare sull'accaduto la Real Accademia delle Scienze inviò un comitato guidato da Antoine Lavoisier (1743-1794), padre della chimica moderna, il quale dopo un'esauriente indagine la descrisse come una pietra terracquea erosa da agenti atmosferici e negò il fatto con la celebre frase "le pietre non possono cadere dal cielo perché lassù non ci sono pietre".
Fu così che, nel corso degli anni successivi a questo accadimento, tutti gli eventi legati a meteoriti che cadevano sulla Terra furono scartati come pseudoscienza o immondizia scientifica. Sostenere un sintagma in conflitto con i paradigmi scientifici vigenti può essere un'impresa non solamente pericolosa ma anche inutile.
In altri tempi e luoghi, gli alunni, e gli alunni degli alunni, e generazioni di operatori del metodo clinico-terapeutico elaborato da Samuel Hahnemann cercarono di convincere l'umanità della legittimità scientifica che sottende il loro agire.
Il risultato di questo sforzo è che, ancora dopo 1 75 anni di contrasti, la situazione permane più o meno uguale, la differenza è che adesso un gruppo di scienziati è convinto del valore dell'omeopatia, e la controparte, guidata dagli scettici, continua a negarla apertamente. Attualmente ci sono università che offrono corsi di omeopatia come attività facoltative e persino alcune più coraggiose che offrono programmi di specializzazioni e dottorati di ricerca in agroomeopatia.
Sono passati quasi 90 anni dalla pubblicazione di Agricoltura del domani, famoso libro di Eugen e Lili Kolisko, concepito negli anni 30 del secolo XX, periodo fecondo, in cui si realizzarono una gran quantità di ricerche di base finalizzate alla realizzazione di menti scientifici aventi l'obiettivo di validare il funzionamento dell'omeopatia sulle piante. La particolare importanza di queste ricerche è dovuta al fatto che le piante non sono soggette all'effetto placebo a cui spesso fanno riferimento i critici dell'omeopatia.
Ad oggi esistono diversi lavori scientifici che comprovano l'esistenza degli effetti dell'omeopatia sugli uomini, sugli animali e sulle piante. Grazie a tali pubblicazioni potremmo essere portati a pensare che l'omeopatia nel mondo stia ottenendo un maggior riconoscimento scientifico; purtuttavia tutto ciò non si sta verificando, dovremmo chiederci il perché.
Werner von Braun (1912-1995), fondatore del programma missilistico in Germania e successivamente direttore del programma spaziale americano, si espresse circa la ricerca di base in ambito scientifico, affermando: "La ricerca di base è ciò che sto facendo quando non so ciò che sto facendo".
Qualcosa del genere è avvenuto per decenni nella ricerca di base in agro-omeopatia, i cui sforzi sono stati indirizzati su come applicare i rimedi omeopatici sulle piante, utilizzando nella scelta dei rimedi un criterio di tipo antropocentrico. Ci si è focalizzati sulle piante come se fossero dei pazienti umani. Questa visione, antropocentrica e riduzionista, costituisce il principale limite di gran parte della ricerca di base in agro-omeopatia, termine con il quale oggi si suole chiamare l'applicazione dell'omeopatia alle piante.
Samuel Hahnemann, considerato il fondatore dell'omeopatia, sottolineava che per diagnosticare la patologia di un individuo era necessario individuare correttamente la totalità dei sintomi, solo così era possibile ottenere la guarigione completa.
L'applicazione di rimedi omeopatici in agricoltura porta necessariamente ad affrontare il concetto di "paziente". Chi è il paziente in agricoltura?
La singola pianta? Un impianto agrario? Il terreno? O l'insieme di tutti questi organismi viventi?
Se poniamo il caso che il paziente agro-omeopatico sia costituito dalla somma di tutti gli organismi viventi presenti nell'area oggetto di intervento, come applicare correttamente questo concetto per arrivare a valutare l'insieme dei sintomi presenti? Come applicare il principio di similitudine ad un insieme di organismi filogeneticamente lontani dall'uomo? E come chiamare questa eventuale unità vivente?
lo utilizzo la parola Olone per descrivere questa unità vivente. La quale è un sistema, ma allo stesso tempo una rete speciale, che mette in connessione tutti gli esseri viventi presenti in uno stesso luogo. La parola Olone fu coniata e utilizzata per la prima volta da Arthur Koestler nel libro II fantasma dentro la macchina. Successivamente, questo termine fu adottato da David Bohm e Ken Wilber nella pubblicazione Il paradigma olografico.
Si definisce Olone (dal greco hòlos: tutto, intero, totalità) qualcosa che è allo stesso tempo un tutto e una parte.
Partendo da questo concetto, propongo di cambiare il modo di pensare e di applicare l'omeopatia in agricoltura. Faccio miei i presupposti della teoria dei sistemi complessi, tenendo in debita considerazione i successi delle scienze olistiche, tanto apprezzate e sviluppate dal medico Karl H. Pribram.
Secondo il riduzionismo scientifico, un sistema complesso può essere studiato mediante la riduzione dello stesso alle singole parti che lo compongono; l'olismo afferma invece che un sistema complesso può essere compreso solo attraverso una visione d'insieme.
Molte le figure storiche di rilievo che affrontarono, in modi differenti, lo studio del mondo come entità complessa e unitaria: Anassagora, Cartesio, Bergson, Teilhard de Chardin, Smuts, Pribram, Bohm etc., ognuno coerentemente al proprio contesto filosofico, medico, fisico etc.
Stranamente, l'attuale omeopatia, nonostante gli insegnamenti presenti nell'Organon di Hahnemann facciano riferimento all'approccio olistico, ha trovato molte resistenze per affermarsi come disciplina distica. Ciò, a mio avviso, può essere ascritto agli sforzi necessari a comprovare la propria validità scientifica nei confronti della scienza analitica e riduzionista.
Questo libro riassume molti anni di riflessioni e sperimentazioni agro-omeopatiche effettuate utilizzando un approccio sistemico, pertanto vuole offrire ai lettori nuove linee guida e nuove modalità di intervento improntate al paradigma olistico.
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Rappresenta un primo passo verso lo studio dell'omeopatia nella cura delle piante. Senza dubbio fondamentale per iniziare ad applicare l'omeopatia nel mondo vegetale e nello studio.