Dizionario di Materia Medica Omeopatica I volume
- Disponibilità Immediata. Pronto per la spedizione
- Formato: Libro cartaceo - 250 pag
- Autore: Othon Andrè Julian
- Editore: Nuova Ipsa Editore
- Anno stampa: 1992
- ISBN: 887676044X
- Valutazione media: da 1 utente
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Descrizione
L'autore ha intuito, tra i primi, che l'artificiosa distinzione tra medicina scientifica e medicina naturale è di sicuro un documento per l'omeopatia e le bioterapie correlate.
Ecco allora la sua ricerca di nuovi rimedi, nella più pura tradizione hahnemanniana (La Materia Medica dei Nosodi e questo Dizionario di Materia Medica Omeopatica) ed ecco la nuova sistematizzazione della nozione di terreno, che tiene conto di tutte le più recenti acquisizioni della genetica, della biochimica, dell'immunologia, della neurofisiologia e dell'ecologia (Omeopatia moderna: La definizione di terreno).
La presente edizione italiana differisce dall'originale francese per l'adozione delle abbreviazioni dei rimedi secondo il Repertorio Sintetico di Barthel/Klunker. Queste abbreviazioni sono alla base di tutti i Repertori che questa casa editrice va pubblicando.
Abbiamo inoltre adottato la dizione latina dei rimedi, per restare fedeli al principio che tutti gli omeopati del mondo devono potersi comprendere.
Indice del libro
Abelmoschus - Achyranthes calea - A.C.T.H. (Corticotropinum) - Adlumia fungosa - Agave tequilana - Alloxanum - Amorphofallus rivieri - Anacardium orientale - Anhalonium lewinii - Aqua marina - Aranea diadema - Aranea ixobola - Argemone ochroleuca - Argentum metallicum - Aristolochia clematitis - Asarum europaeum - Asterias rubens - Astragalus excapus - Atrax robustus - Bellis perennis - Berberis aquifolium - Beryllium metallicum - Bunias orientalis - Buthus australis - Butyricum acidum - Cadmium metallicum - Calcarea fluorica - Calea zacatechichi - Castella texana - Cecropia mexicana - Chloramphenicolum - Chlorpromazinum - Cicuta virosa - Cimicifuga racemosa - Cobaltum nitricum - Colchicum autumnale - Cortisonum - Cresolum - Cynara scolymos - Cynodon dactylon - Cytisus laburnum - Desoxiribonucleinicum acidum (DNA) - Dichapetalum - Ergotinum - Espeletia grandiflora - Fabiana imbricata - Folliculinum - Galinsoga parviflora - Galphimia glauca - Ginkgo biloba - Guatteria guameria - Haloperidolum - Harpagophytum procumbens - Hedera helix - Hecla lava - Hippuricum acidum - Hirudo medicinalis - Histaminum muriaticum - Hoitzia coccinea - Hydrophis cyanocinctus - Hypophysis posterior (Pituitarium posterium) - Hypothalamus - Iberis amara - -Indium metallicum - Ipomoea stans (Convolvulus duartinus)
Introduzione - O. A. Julian
Il pane quotidiano di un medico omeopata è la Materia Medica. Essa è lo strumento indispensabile nella pratica, sia al letto del paziente che nel proprio ambulatorio.
La letteratura omeopatica, tanto francese quanto straniera, può essere orgogliosa di possedere Materie Mediche di alto livello. Inoltre esistono alcune Materie Mediche compilate con fini pedagogici; queste ultime sono destinate a far comprendere e ricordare una sintomatologia estremamente varia, a causa della molteplicità dei sintomi di un rimedio e della molteplicità dei rimedi stessi. Nel momento in cui scriviamo questa introduzione si stanno pubblicando parecchie opere in questo senso.
Questo Dizionario si propone un fine completamente diverso e tenta di dimostrare la validità della terapia omeopatica attraverso il suo costante rinnovamento.
Infatti, nessuna o quasi nessuna delle 131 patogenesi (sperimentali o cliniche) descritte nel presente dizionario si trova nelle altre Materie Mediche omeopatiche, eccezion fatta per la Matière Médicale d'Homéotherapie pubblicata nel 1971 con la collaborazione di Cl. Bergeret, E. Majer-Julian, M. Nahon e M. Tétau.
Le patogenesi contenute nella presente opera sono il frutto di sperimentazioni di vari medici omeopati di tutto il mondo. Anche noi abbiamo dato un contributo a questo lavoro, con la sperimentazione di 16 nuove droghe, determinando in tal modo 16 nuove patogenesi. Va notato inoltre che in quest'opera sono descritte alcune antiche patogenesi, sottoposte a nuova sperimentazione.
Queste nuove sperimentazioni permettono di constatare che esiste una validità della metodologia sperimentale stabilita da S. Hahnemann e il cui protocollo, da noi rimodellato, è stato ripreso da altri autori.
Queste vecchie patogenesi consentono di scoprire la costanza della risposta sperimentale per mezzo di una similitudine o identità di sintomi che sono stati ottenuti sui soggetti della ricerca fra il 1810 e 1830, poi in epoche posteriori e soprattutto ai tempi nostri, fra il 1920 e 1980. Tuttavia vi sono anche delle differenze, dovute sia all'assenza di certi sintomi patogenetici antichi, sia alla comparsa di nuovi sintomi, oppure di modalità che talvolta hanno cambiato segno in modo spettacolare.
È dunque istruttivo comprendere che nulla è fisso e dato una volta per tutte e che anche una base essenziale come la Materia Medica Omeopatica è soggetta al movimento e al cambiamento naturale della vita. Inoltre, le condizioni ambientali attuali, condizioni dette ecologiche, indicano la necessità di andare alla ricerca di nuovi rimedi che rispondano tanto alle esigenze del tempo che alle modalità reattive dei nostri contemporanei.
Per questo motivo noi speriamo e vivamente auspichiamo che il lettore prenda confidenza con i nuovi rimedi. Niente è più pericoloso delle abitudini acquisite che non vengono rimesse in discussione.
Per facilitare lo studio di queste nuove patogenesi ci siamo attenuti ad un piano di studio sempre uguale, e cioè:
- Bibliografia
- Ceppo
- Sperimentazione omeopatica
- Patogenesi
La patogenesi è descritta sistema per sistema. In seguito abbiamo messo in rilievo la Diagnosi positiva che riassume l'essenziale del rimedio, una breve Diagnosi differenziale dei rimedi (paragone). Inoltre, abbiamo fatto particolare attenzione a dirigere l'attenzione del medico verso una diversità nosografica, la Diagnosi Clinica, nella quale il rimedio, da solo od associato ad altri, può validamente dimostrare la sua azione e questo secondo i sintomi che derivano dalla sua patogenesi. Diciamolo subito, è evidente che tutte le affezioni citate non sono state verificate nella pratica clinica dell'autore. La nostra speranza è che, grazie a quest'opera, i medici possano apportare il frutto della loro esperienza confermando, smentendo o allargando queste indicazioni cliniche. Al contrario, alcune patogenesi descritte nel vecchio trattato sono state in seguito verificate clinicamente; per questo motivo, alcune sono state totalmente rifatte e molte altre riportano nuove indicazioni nosografiche.
Dunque quest'opera non rassomiglia per nulla alla precedente e, per di più, riporta 30 nuove patogenesi.
Come sempre, il presente lavoro è stato scritto con la profonda convinzione che la medicina omeopatica è viva per il fatto stesso che si rinnova costantemente, cosa che le assicura l'eternità.
In questa totalità della medicina omeopatica si distingue l'Omeoterapia, che ne fa parte ma non è il tutto; ed è l'Omeoterapia che, attraverso questa Materia Medica, si rinnova. Possa il lettore trame il massimo benefìcio per il bene delle persone che soffrono. Ringrazio il mio allievo ed amico Marc Haffen che ha riletto e corretto il manoscritto. Infine, dedico quest'opera a mia moglie, per la sua immensa devozione ed il suo contributo alla realizzazione pratica di quest'opera.
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