Che cos’è un trattamento omeopatico di fondo?
Categorie: Metodologia Omeopatica
Autori: Jean Lionel Bagot
Samuel Hahnemann, dopo molti anni di pratica e guarigione di numerose malattie grazie al principio di similitudine, constatò il carattere recidivante di alcune patologie e i limiti del suo sistema terapeutico a lungo termine. Ipotizzò allora che le ricadute fossero l'espressione di una stessa malattia, più profonda, responsabile sia dei vecchi sintomi sia di quelli attuali e dei futuri.
Nel 1828, a 73 anni, pubblicò la 1a edizione de Le malattie croniche, opera in cui pone le basi del trattamento di fondo, chiamato anche trattamento costituzionale o di terreno.
Definizione
Il trattamento di fondo permette di completare e rafforzare l'azione di un trattamento sintomatico, agendo sul terreno del malato nella sua globalità e nel tempo. Tiene conto delle diverse debolezze di ogni individuo sul piano fisico come su quello mentale (allergia, infezioni ricorrenti, reazioni alle malattie, ipersensibilità emotiva, ecc.).
Le diatesi
S. Hahnemann descrisse 3 diatesi, dal greco diatesis, che significa disposizione. Ognuna di esse corrisponde a predisposizioni generali latenti, ereditarie o acquisite, che condizionano il modo di reagire di un organismo di fronte alla malattia. Oggi sostituiamo spesso questo termine antico e desueto con il termine 'modalità reattiva cronica'.
- Nella diatesi psorica l'organismo reagisce in maniera centrifuga, cercando di spingere la malattia all'esterno (eczema, allergia, vomito, diarrea, febbre, ecc.). Questa modalità reattiva è frequente e testimonia una buona salute. Il tipico rimedio è SULPHUR e il suo nosode è PSORINUM.
- Nella diatesi sicotica, la reazione avviene in maniera centripeta, interiorizzando ogni problema (tumori benigni, infezioni croniche persistenti, polipi, lipomi, verruche, cellulite, ecc.). Al contrario della psora, l'organismo non riesce a reagire e si installano quindi patologie croniche persistenti. Il tipico rimedio è THUJA OCCIDENTALIS e il suo nosode è MEDORRHINUM.
- Nella diatesi luesinica la reazione dell'organismo è di tipo lesionale: infiammazione, fibrosi, ulcere poi necrosi (ulcera gastrica, sifilide, malattia di Lyme, vasculiti, fistole, tumori ORL, ecc.). Il rimedio tipico è MERCURIUS SOLUBILIS e il suo nosode è LUESINUM.
- Nella diatesi tubercolinica, aggiunta all'inizio del XX secolo da due medici francesi, Nebel A. e Vannier L., la reazione dell'organismo si esprime con patologie ORL e polmonarie ricorrenti, una grande variabilità di sintomi, una demineralizzazione e una forte sensibilità emotiva. Il rimedio tipico è PHOSPHORUS e il suo nosode è TUBERCULINUM.
- Alcuni hanno descritto una diatesi cancerinica il cui rimedio tipico sarebbe CADMIUM SULPHURICUM e il nosode CARCINOSINUM.
Io non penso che ci sia bisogno di creare una diatesi specifica per il cancro. Secondo il tipo di neoplasia e il modo con cui il paziente reagisce alla malattia, si può ricadere in una delle quattro diatesi precedenti.
La prescrizione del trattamento omeopatico di fondo
È necessario determinare il o i rimedi che presentano più similitudine con l'insieme dei sintomi (fisici e mentali) del paziente. Va tenuto conto anche della modalità reattiva cronica da trattare. Si può così associare al simillimum il nosode corrispondente (da MEDORRHINUM a THUJA OCCIDENTALIS o da PSORINUM ad ARSENICUM ALBUM per esempio). Questi rimedi sono prescritti ad alta diluizione, circa 1 dose unica a settimana. Ricordo che si possono associare rimedi satelliti, drenanti o organoterapici, per sostenere la loro azione sull'organismo malato.
Tratto dal libro "Manuale pratico di Omeopatia in Oncologia. Come alleviare gli effetti indesiderati di chemioterapia, radioterapia, interventi chirurgici e terapia ormonale" di Jean Lionel Bagot
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