L'Organon, passato e futuro di una metodica terapeutica
Categorie: Metodologia Omeopatica
Autori: Mario Buttignol
Fonte: Il Granulo
L'Organon dell'Arte di Guarire è strumento fondamentale per l'Omeopata
Organon, dal greco òpyavov, significa "strumento, arnese", che riconnette al verbo èrgo, "io lavoro". Con questo titolo fu indicato dai commentatori greci l'insieme delle opere logiche di Aristotele e, inoltre, come titolo compare solo in altre tre opere: Novum Organum (1620) del filosofo inglese Francesco Bacone; Neues Organon (1764) del filosofo tedesco Johann Heinrich Lambert; infine, Organon der Heilkunst, ovvero Organon dell'Arte di Guarire, del medico tedesco Samuel Hahnemann (1755-1843). Il fatto che ci interessa in questa sede è il titolo di questo ultimo. Il volume fu pubblicato dal medico sassone per la prima volta nel 1810, cui seguirono ben altre cinque edizioni: quattro negli anni 1819, 1824, 1829 e 1833; l'ultima, la sesta, fu terminata nel 1842, ma uscì postuma a Lipsia nel 1921.
L'Organon dell'Arte di Guarire è strumento fondamentale per l'Omeopata, vale a dire "quel medico — come afferma esplicitamente il Fondatore dell'Omeopatia, in una lettera storica del 1835 inviata al Congresso Omeopatico di Parigi — che pratica l'Omeopatia pura, la cui prescrizione è assolutamente esente da miscugli." In esso, la clinica terapeutica hahnemanniana, esposta chiara e articolata, è rispettosa dell'aforisma del medico di Cos, Ippocrate (460-377 a.C.): primum non nocere. Si legge infatti nei primi due paragrafi di grande bellezza e saggezza dell'Organon: (§ 1) Scopo principale ed unico del medico è rendere sani i malati ossia, come si dice di guarirli. (§ 2) La guarigione ideale è la restaurazione rapida, dolce, duratura della salute ossia la rimozione del male nella sua totalità nel modo più rapido, più sicuro ed innocuo, e per ragioni evidenti.
Si può forse intravedere in questi importanti e fondamentali passi l'impianto e la contrapposizione tra la Medicina Biologica, olistica, che è rispettosa della reattività individuale, e la Medicina Ufficiale, dove i pazienti con diagnosi identica sono trattati allo stesso modo. L'Organon dell'Arte di Guarire rappresenta, per così dire, chiave e forma base della riflessione filosofica dell'uomo malato, e diventa perciò portale per il medico Omeopata trasportato in quella realtà, per realizzare la vera guarigione. Pertanto, ancor oggi, il testo dopo duecento anni dalla prima pubblicazione si rifà a quelle origini e, il suo corretto uso ha sempre, in qualche modo, migliorato o guarito l'uomo malato: questa è la sua antica e futura funzione, far scaturire dalla mancanza ciò di cui abbiamo bisogno.
La malattia per l'Omeopata hahnemanniano, che è ministrum naturae, non è la classificazione sistematica (come per esempio polmonite, influenza, disturbi del comportamento etc.), bensì reattività della persona che soffre di polmonite, influenza o altro. In particolare, la malattia, è la risposta individuale alla noxa, che è un termine per indicare un agente che nuoce all'organismo introdottosi dall'esterno o endogeno, immanente al soggetto. Di fatto, la linea logica dei 291 paragrafi dell'Opera è chiara: distinguere la capacità reattiva della persona malata, cioè il suo modo di reagire alle situazioni contingenti. E per far questo è sufficiente che il medico segua le indicazioni dettagliate del suo contenuto.
Ma c'è di più. Il medico Omeopata, sottolinea Hahnemann, deve possedere uno strumento che è dato dal corpus della Materia Medica Omeopatica, testi sempre aggiornati, a premessa epistemologia, comprovanti la reattività della persona sana sottoposta alla prova di una sostanza introdotta per via sperimentale.
Grazie al possesso del filo rosso che unifica le due grandi opere della riflessione hahnemanniana, Organon e Materia Medica, al medico viene aperto uno spazio inedito e accessibile per la vera guarigione della persona malata. Ciò che è in gioco qui non è tanto la capacità di guarire una malattia (in tanti lo fanno con vari metodi) ma il passaggio fondamentale dal vivere al vivere bene. Detto in altre parole, la metodologia descritta dal Dott. Hahnemann — che sorprende tuttavia per gli argomenti, cioè la condizione e l'essenza dell'uomo tratte dall'esperienza storica di ognuno, dove tutto "si tiene", dove tutto è "correlato" — rappresenta l'elemento necessario al raggiungimento dello scopo: la realizzazione della persona. Quando l'uomo è libero dalla malattia percepisce i più alti valori della sua esistenza che garantiscono la realizzazione di un proprio fine.
In sostanza, l'Omeopata lavora con la sua cassetta degli attrezzi che contiene: legge dei simili, rimedio unico, sperimentazione sull'uomo sano, dose infinitesimale e individualizzazione, strumenti descritti ampiamente e dettagliatamente nei capitoli dell'Organon.
Tale schema generico non dà esattamente l'idea della ricchezza e della verità contenuta nel testo, certo è che l'Organon dell'Arte di Guarire, con l'affascinante audacia del suo contenuto innovativo, ha prodotto una componente di disturbo, una specie di rumore di fondo nella realtà storica della Medicina che, ancor oggi, si affanna in polemiche propagandistiche a livello giornalistico e massmediale. Ci piace pensare che, come afferma Seneca nel De Ira, Veritatem dies aperit, il tempo rivela la verità: 200 anni di storia incancellabile di Omeopatia sono una bella verità!
Prodotto Consigliato
Lo trovi anche in: Filosofia Omeopatica Storia dell'Omeopatia
Altri articoli dello stesso autore
Il Conte Lippe. Un Maestro della Materia Medica Omeopatica!
Lo trovi in: Storia dell'Omeopatia
Autori: Mario Buttignol
Un giorno qualunque del 1839, un giovane avvocato che si era laureato a Berlino, sbarca a New York, sulla costa orientale degli Stati Uniti. È Adolph Lippe. Appartenente ad una ricca famiglia aristocratica tedesca, nacque l'11 …
Linguaggio e sintomi. Libera riflessione sull'Omeopatia
Lo trovi in: Metodologia Omeopatica
Autori: Mario Buttignol
Biologia, dal greco Biò(s), vita e Lògeia da Lògein, discorrere, indica un sapere acquisito con la riflessione e la ricerca di Leggi e Fenomeni della vita umana, animale e vegetale; pertanto il termine significa la scienza de…
Francesco Romani e l'omeopatia a Napoli. La passione verso il prossimo
Lo trovi in: Attualità
Autori: Mario Buttignol
L'Omeopatia classica hahnemanniana è filosofia e scienza: la prima produce concetti, la seconda funzioni. Il padre dell'Omeopatia, il Dott. C.F. Samuel Hahnemann (1755-1843), coniuga il concetto alla Legge di Similitudine e la …
Letteratura omeopatica italiana - Nascita, sviluppo e numeri del fenomeno
Lo trovi in: Metodologia Omeopatica
Autori: Mario Buttignol
Il libro (dal greco Biblos, sostanza fibrosa del papiro), costituisce e rappresenta la via solida di riferimento per la comunicazione e comunicare significa trasmettere informazioni: questa è la sua funzione. Il libro perciò r…
Le prime farmacie omeopatiche in Italia
Lo trovi in: Storia dell'Omeopatia
Autori: Mario Buttignol
L'origine della Farmacia, come laboratorio dell'arte di preparazione di farmaci, si perde nella notte dei tempi e non è certo una frase retorica se si pensa che già nel XVII secolo a.C., in Egitto, si trovano tracce di vere p…
Hahnemann e la nascita dell'omeopatia
Lo trovi in: Metodologia Omeopatica
Autori: Mario Buttignol
Benché lo storico americano Fielding Hudson Garrison (1870-1935), abbia definito il XVIII secolo come un secolo di teorici e fondatori di sistemi filosofici, in Europa, la fine di quel secolo fu caratterizzata da forti …
Casi clinici di omeopatia veterinaria: quando la realtà racconta la veridicità
Lo trovi in: Omeopatia per Animali
Autori: Mario Buttignol
L'Omeopatia di Samuel Hahnemann (1755-1843) non è solo la medicina dell'esperienza, ma anche la medicina dei sintomi, che ne rappresentano il vero aspetto scientifico nella duplice ottica: da parte dell'uomo apparentemente sano …
Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente divulgative. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio di un medico. Niente di ciò che viene descritto in questo articolo deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione fisica. L'Autore e l'Editore non si assumono la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall'uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute. Nel caso questo articolo fosse, a nostra insaputa, protetto da copyright, su segnalazione, provvederemo subito a rimuoverlo. Questo sito non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e prestabilita. Gli articoli prodotti da noi sono coperti da copyright e non possono essere copiati senza nostra autorizzazione