La Menta e il Caffè si possono usare durante il trattamento omeopatico?

Pubblicato il 07/12/2017

Categorie: Metodologia Omeopatica

Autori: Maurizio Annibalini

La Menta e il Caffè si possono usare durante il trattamento omeopatico?

Ci sono delle convinzioni, radicate nel comune immaginario dei pazienti, e pure degli operatori, in Omeopatia, che è venuto il tempo di mettere chiarezza in questo campo.

Tutto nasce da quando una Farmacista SMB mi disse: "una Paziente non vuole fare le cure omeopatiche, perché non vuol rinunciare al caffè, visto che si sa, e il Medico me lo ha detto, che se prendi un rimedio omeopatico, non puoi bere il caffè!".

Allora andiamo a vedere come stanno veramente le cose, anticipando che è davvero fuori tempo e fuori luogo essere ancorati alla proibizione del caffè, e della menta, pure!

Partiamo dalla Sesta Edizione dell'Organon dell'Arte del Guarire di Samuel Hahnemann.

"Allontanare dalla stanza fiori di odore forte".

Nota 1 Par. 93.

"Evitare abuso di vino o liquori, bevande eccitanti, come tè e caffè, eccessi di cibo e sessuali [...]" (gola e lussuria n.d.r.!) "[...] , amore infelice, gelosia, contrasti in famiglia, maltrattamenti, dissesti economici, paure superstiziose".

Par 125 e nota.

Hahnemannn spiega come si deve fare la SPERIMENTAZIONE PATOGENETICA, ovvero soggetti sani e non sui malati, (dove i sintomi si confondono, patologici e patogenetici!), e QUI, in questo caso, NEGLI SPERIMENTATORI, dice: "[...] conveniente regime dietetico, senza droghe, evitando contorni verdi [...]" (??? n.d.r.) "[...] e ogni insalata e erbaggi, che contengono sostanze che alterano l'effetto dei medicamenti. La PERSONA DELL'ESPERIMENTO non deve essere dedita né al vino, né alla grappa, né al caffè o tè, oppure deve astenersi per parecchio tempo prima dell'esperimento da queste bibite, che in parte sono dannose perché eccitanti, e in parte perché contengono sostanze medicamentose"!

Par 126.

"[...] evitare ogni intemperanza ed eccessi, affari urgenti, assidua applicazione dello spirito e del corpo". Parla sempre dei soggetti sani sperimentatori delle Patogenesi!

Par 127.

PARITA' DI GENERE! "[...] sperimentazione sia in persone di sesso maschile che femminile"!

Par 128.

Lo Sperimentatore assume 4 o 6 granuli alla 30 CH tutti i giorni, per parecchi giorni, sciolti in acqua: IN PERSONE SANE!

Par 260, nota 2.

"PER MALATI CRONICI, OSTACOLI alla guarigione POSSONO ESSERE: errori del regime di vita come il CAFFE'; il tè o simili e la birra, che contengono sostanze eccitanti; i liquori; la cioccolata; i profumi; le polveri e le acque DENTIFRICE COMPOSTE CON MEDICINALI; salse piccanti; la vaniglia; le erbe medicinali; asparagi; sedano; prezzemolo; senape; cipolla; formaggio stagionato; carni di maiale, anatra e oca; le insalate di ogni specie.

TUTTE QUESTE HANNO AZIONE MEDICAMENTOSA. Il malato CRONICO deve evitare ogni abuso, anche quello dello zucchero, del sale, delle bevande alcoliche......e tutta una serie di comportamenti poco opportuni, che ostacolano il processo di guarigione.....disapprovo [...]" (continua Hahnemann) "[...] comunque eccessivi regimi dietetici proposti da alcuni miei seguaci proibizionisti"!

 

Questo per ciò che risulta dalla lettura della Sesta edizione dell'Organon! Ora vediamo cosa propone Hahnemann ne Le Malattie Croniche, scritto anni prima (1835):

Par 45, nota.

"[...] la pozione calda del caffè e del tè cinese, da duecento anni così diffuso, tanto accresce l'eccitabilità della fibra muscolare come pure l'ipersensibilità dei nervi, che favorisce una quantità di dolori cronici, ed è di aiuto alla PSORA per moltiplicarsi tanto maggiormente. Io nel mio libriccino "Gli effetti del Caffè" (Lipsia 1803) misi in luce la parte che questa bevanda ha sulle sofferenze corporali e spirituali di noi uomini: ora, ho scoperto la Psora, la sorgente principale dei MALI CRONICI, che, in unione con lo stravizio in bevande di CAFFE' o tè, diffonde così innumerevoli e ostinate sofferenze croniche".

In realtà Hahnemann scrisse questa interpretazione sul caffè e su eccitanti vari, perché riteneva che, in una popolazione come quella Tedesca, "[...] il caffè è una sostanza medicinale, e come tale contraria ad uno stile di vita secondo Natura....crea una vita artificiosamente esaltata". In Germania il caffè in quegli anni, fu dichiarato una bevanda non tedesca, che stava soppiantando la sacra bevanda nazionale: la birra! Per Hahnemann il caffè rappresentava un antidoto generale per le cure omeopatiche, un'opinione che ha riguardato l' Omeopatia fino ai nostri giorni! Secondo Lui, e qui è il nocciolo del concetto, "[...] l'abitudine del caffè danneggia l'Anima di una Nazione: i seri ragionamenti dei nostri avi, la solidità del giudizio, la fermezza di volontà e la decisione, la perseveranza fisica nell'esecuzione dei suoi movimenti lenti ma energici, tute queste qualità che un tempo hanno dato il carattere nazionale dei tedeschi, svaniscono di fronte a questa bevanda medicinale. Da ciò deriva: effusioni imprudenti, decisioni e giudizi affrettati e sbagliati, leggerezza, loquacità, incertezza e alla fine una mobilità non energica dei muscoli e un comportamento teatrale. Per produrre fantasie ridicole i tedeschi devono bere caffè! I prodigi delle virtù eroiche del patriottismo, dell'amore filiale, della fedeltà inviolabile, dell' integrità ferma e dello zelo del dovere, attributi riconosciuti del nostro antico passato, sono diminuiti lasciando il posto ad un meschino egoismo"!! ( = bere un caffè! N.d.r.).

Par 179.

"[...] il medico omeopatico, nella cura di malattie lunghe e complicate deve insistere su una proibizione generale, incondizionata del caffè.....e la stessa cosa si può dire del tè cinese...che così segretamente e immancabilmente aggredisce e indebolisce i nervi[...]"! Notare: nel cronico... ciò non varrebbe quindi per l'acuto!! Poi spiega che il rimedio va preso "[...] nell'ora mattutina [...] sulla lingua [...]" (non c'è scritto da nessuna parte "sotto la lingua"!!), "[...] ma meglio bagnato nel cucchiaino con 2, 3 gocce di acqua, senza bere o assaggiarci nulla per una mezza, o ora intera [...]" e "[...] dopo l'assunzione del rimedio il malato (cronico) deve stare del tutto tranquillo e senza dormire almeno per un'ora (il sonno ritarda l'azione iniziale); non deve impegnare neanche lo spirito, in nessun modo, né leggere, né scrivere, né con discorsi che richiedano riflessione [...] e neanche prima o durante l'atteso periodo femminile [...]" ... "[...] Non viene mai data medicina ai bambini lattanti in persona; al posto loro assumono il mezzo solo la madre o la balia: esso, tramite il loro latte, agisce sul bambino molto rapidamente, dolcemente e salutarmente".

Par 272.

"[...] il medico omeopatico nella sua cura ANTIPSORICA [...]" (quindi in questo solo caso, n.d. r.) "[...] non può permettere nessuna profumeria di qualsiasi specie, non erbe, NESSUNA PASTICCA DI MENTA [...]" (questo è l'unico punto in cui si parla della Menta, n.d.r.) "[...] o liquori, TINTURE PER DENTI O POLVERI DI TIPO ORDINARIO PER DENTI."

Ora, si evince che la proibizione di Menta e Caffè sono dettate da ragione di ordine generale dietetico, proposte di regimi alimentari molto sani e comunque salutari. Direi però eccessivi per il tema del nostro articolo!

Infatti tutti riconoscono l'attività antiossidante del Caffè, il secondo liquido al mondo consumato (il primo è...il Petrolio!); vi è uno studio su milioni di persone, americano, su chi prende fino a 6 caffè al giorno e chi non lo prende: vi sono più malattie cardiovascolari in chi non lo prende che in chi lo prende! Appunto per l'attività antiossidante dei suoi componenti!

Quindi il caffè, eventualmente non va associato ai Rimedi Omeopatici in: SPERIMENTATORI, MALATI CRONICI SOLO PSORICI....E....NEI TEDESCHI!

Per la Menta, riporto le parole del Collega Danilo Carloni: "La menta e il mentolo, danno una caratteristica sensazione di freschezza, spesso confusa come derivante da un effetto vasocostrittore, che peraltro non produce, in realtà dovuta all'interazione del mentolo con particolari recettori definiti di tipo CMR-1 che, attivati dallo stimolo chimico del mentolo, producono il classico effetto fisico del freddo: questo fenomeno è definito di CHEMESTESI". Niente a che vedere, quindi, con il presunto effetto vasocostrittore attribuito alla menta, che ostacolerebbe il processo di assimilazione sublinguale del rimedio! E che tanti DENTIFRICI SENZA MENTA ha contribuito a smerciare!

E' stato fatto in Francia un esperimento: Rimedio Omeopatico diluito in sciroppo di menta... il Rimedio funziona ugualmente!

Così come anche la proibizione di "non toccare i granuli con le mani" è obsoleta, in quanto, quando si preparavano i globuli nella vecchia maniera, cioè impregnandoli con un dispositivo a spruzzo, il rimedio restava in superficie, e quindi era giustificata quella accortezza. Ma ora, che il liquido impregnante viene spruzzato proprio mentre si forma il granulo, il rimedio è in tutto il granulo, e non solo in superficie, quindi: no problem, si possono prendere in mano i granuli! E i bambini possono pure masticarli, essendo fatti di percentuale di acqua piuttosto elevata, e quindi il rimedio va opportunamente nell'acqua corporea e in circolo!

Piuttosto è da rilevare che vi sono evidenze che le ONDE ELETTROMAGNETICHE dei telefonini interferiscono sull'effetto dei rimedi omeopatici, essendo questi basati su principi di Biofisica! Quindi, l'avvertenza logica, semplice e moderna di precauzione nei confronti dei rimedi omeopatici, si riduce alla dovuta attenzione nel non tener a contatto gli stessi con le onde elettromagnetiche (telefoni cellulari, microonde).

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