Malattia cronica di Ghatak (Recensione)

Pubblicato il 01/06/2015

Categorie: Estratti Libri - Recensioni

Autori: Nunzio Chiaramida

Fonte: Il Medico Omeopata - Rivista

Malattia cronica di Ghatak (Recensione)

La personalità di una persona giace nella mente. È la mente che fa l'uomo.

La citazione di Ghatak, omeopata indiano vissuto nei primi anni del 20° secolo, risulta quanto mai attuale ed è estremamente utile che possa essere reso disponibile in libreria, grazie alla casa editrice Salus Informorum, uno dei testi più chiari sulla pratica omeopatica clinica e sulla cura delle Malattie Croniche che siano mai stati scritti. La cura delle Malattie Croniche è sempre stata la possibilità in più che rende l'Omeopatia una vera e propria arte del curare ed è proprio nella guarigione e sradicamento della Malattia Cronica che si differenzia l'Omeopatia da altre terapie che si occupano più dei sintomi fisici.

La lotta contro la base miasmatica della Malattia richiede pazienza e consapevolezza da parte del Medico ed è importante che questo patrimonio di conoscenze non venga trascurato e tralasciato nello sforzo di una ricerca pedissequa di un simillimum che, se unico scopo della attività omeopatica, può portare talvolta fuoristrada. Per questo è importante la possibilità di consultare testi come questo, estremamente chiari per quanto riguarda il livello miasmatico, che ancora di più nei nostri tempi interessa i nostri pazienti. È proprio questo il livello sul quale si svolge la lotta e dunque le possibilità di vittoria da parte del medico che con estrema pazienza deve giocare con estrema perizia con un nemico tanto subdolo e sfuggente come la Psora. Come avverte Ghatak bisogna distruggere la Formica Madre se si vuole far crollare tutte le piccole colline sul suolo prodotte dalle tante formiche alle sue dipendenze.

Le malattie, infatti secondo l'Autore, sono come piccoli formicai che dipendono dalla Psora che è simile alla Formica Madre. Non si può impedire la riproduzione delle collinette di formiche se ci si limita a rimuovere continuamente in maniera allopatica i singoli cumuli di formiche che sono come la singole malattie che si riformano in quello o in altri posti fino a quando non si elimina la radice di tutte le Malattie stesse nel sistema. Per questo ci vuole pazienza e lucidità in una partita a scacchi che mette a dura prova ma che dà anche il massimo delle soddisfazioni possibili. In ogni caso avverte Ghatak "Il medico che ha come obiettivo il denaro non può trattare casi cronici. Solo la guarigione deve essere il suo obiettivo: duro lavoro e cura". Ma anche il paziente deve fare la sua parte: tra tutti gli ostacoli alla guarigione, avverte infatti l'Autore, l'ignoranza della gente è il maggiore, quasi insormontabile se non mitigato almeno in parte da una graduale educazione da parte del Medico, che dovrebbe spendere una parte del suo tempo a far passare delle informazioni che altrimenti renderebbero vana la sua attività clinica.

Il libro è impreziosito dalla presentazione del Dr Brancalion che riporta numerose notizie della vita del grande omeopata che, come sottolineato nella presentazione stessa, è un autore ingiustamente poco conosciuto e poco citato ma che rappresenta un evoluzione dal pensiero dei primi omeopati e che fu uno strenuo difensore dell'unicismo omeopatico in una fase di crisi della Omeopatia, in attesa di altri grandi omeopati come Pierre Schmidt in Europa e Paschero in Sudamerica, che fecero tesoro dei concetti illuminanti contenuti in questo libro. È presente nel libro un altro importante tesoro come la prefazione di Alfonso Masi Elizalde, il grande maestro della Scuola Omeopatica Argentina, che sottolinea come fu proprio la possibilità di studiare tale libro che permise ai primi fondatori della scuola di mantenere immune alla contaminazione organicistica la Scuola stessa. Questo testo chiarisce ancor meglio la natura stessa delle Malattie Croniche ed elimina definitivamente ogni dubbio circa le origini e ciò che mantiene in vita tali malattie.

Partendo direttamente da Kent, Ghatak riporta in primo piano alcuni concetti che non possono permettere di equivocare la Psora e gli altri due miasmi come semplici soppressioni di manifestazioni patologiche esterne. La Psora è un disturbo prima della mente e poi del corpo, afferma senza ombra di dubbio Ghatak. Un disturbo del pensiero che è simile ad un prurito interno, che porta l'uomo ad allontanarsi dalla fonte originaria di equilibrio della Forza Vitale. Non è ancora azione, che verrà con gli altri due miasmi, ma solo pensiero. Un pensiero che si allontana dalla Legge Naturale. Espressa in termini così semplici l'origine di tutte le Malattie Croniche non può che essere ancor più chiaro il ruolo del medico che si trova di fronte a tale nemico interno che ha perturbato il sistema: agire a livello sottile per riportare all'equilibrio facendo confrontare il paziente con se stesso e la propria energia alterata con un rimedio profondo antimiasmatico. Per questo l'omeopata che ha capito questa verità e che possiede l'arte di curare con l'Omeopatia è divenuto, come sottolinea Ghatak al termine del libro, direttamente associato al Creatore Divino le cui creature egli aiuta a mantenere. Per riconoscere i miasmi in azione e cogliere il rimedio antimiasmatico più idoneo a guarire il paziente è necessario, secondo Ghatak, sviluppare l'apertura di un occhio omeopatico che, afferma, sicuramente ebbe anche Kent e che consentirebbe una completa assimilazione della Omeopatia impedendo errori di prescrizione.

Nella nostra epoca, in cui disponiamo di aiuti dalla tecnologia, quanto sarebbe ancor più utile sviluppare allo stesso tempo un po' più di occhio per affinare la sensibilità e la capacità di cogliere il rimedio necessario! C'è un qualcosa che fa sì che un rimedio non possa essere confuso con un altro e non è una differenza solo sintomatologica, ma il fatto che ogni rimedio ha la propria caratteristica sfera d'azione. L'occhio omeopatico di cui parla Ghatak è quello che permette di riconoscere subito al primo colpo, magari incontrando gente che passeggia in una strada, i tratti dei singoli rimedi che corrispondono ad ognuno di loro. Per questo il duro lavoro e la conoscenza della Materia Medica devono servire allo scopo, senza farsi fuorviare da troppi ragionamenti sui singoli sintomi.

L'esperienza umana e professionale di Ghatak sono a testimonianza di ciò. È interessante notare proprio a questo riguardo come nella ultima parte del libro dedicata a numerosi casi clinici esplicativi Ghatak cambi raramente il rimedio quando è sicuro della prescrizione. Anche di fronte ad una assenza o scarsità di risposta aumentando la potenza o intercalando dosi di Sulphur o di altri antimiasmatici, egli riesce in questo modo ad avere ragione e a guarire delle malattie croniche estremamente insidiose e pericolose per la vita. La fretta del medico, ma anche del paziente, portano talvolta a girare intorno al problema e ad ingarbugliare ancor di più una trama che poi diventa ancor più difficile da sciogliere.

Secondo Ghatak i miasmi sono molto sottili e colpiscono primariamente la mente ed è solo con rimedi omeopatici a potenze elevate che si possa trattarli in maniera adeguata. Dalla mente al corpo, con manifestazioni che se soppresse riportano alla mente in una spirale di malattia sempre più complessa e difficile da trattare. Numerosi sono i contributi che l'omeopata indiano porta nello studio dei miasmi. La Psora, come pensiero e non ancora azione, costituisce la base degli altri miasmi che dal pensiero passano all'azione perturbata, come in un progressivo sprofondare in un disordine prima spirituale e poi corporeo.

Ghatak si spinge anche oltre Kent quando va esaminando in dettaglio la perturbazione mentale che caratterizza gli altri due miasmi. Mentre la mente psorica è caratterizzata da una inquietitudine di pensiero, sentimento e volontà, mai soddisfatta e piena di Paura di ogni cosa, tale perturbazione non produce ancora alterazioni strutturali del corpo, ma solo funzionali. La Sicosi, oggi sempre più presente, è, per Ghatak, il più insidioso dei miasmi, che fa dell'uomo una Bestia. Malfidato, sospettoso, bugiardo, egoista, ha nella sua mente l'incapacità di amare e avere affetto per gli altri. Rimugina sui torti subiti e scarica sugli altri le proprie responsabilità con un progressivo inaridimento del linguaggio, così diventando sempre più colpito nella affettività e nella memoria, e con ripercussioni anche nel fisico, con alterazioni condilomatose e tumefazioni in varie parti del corpo.

La Syphilis, infine, rende inumano l'uomo deteriorando ulteriormente la mente, rendendolo incapace di comprendere le cose. Tetro, con la mente lenta, quasi paralizzata, la Syphilis può rendere l'uomo idiota e alterare profondamente il corpo con gravi degenerazioni tissutali negli organi interni più nobili oltre alle caratteristiche manifestazioni esterne. La Psora, pur essendo la base degli altri due miasmi, da sola può poco, può indurre solo disturbi funzionali e non alterazioni organiche.

È solo quando l'uomo passa dal pensiero all'azione che si concretizza il danno strutturale con la sovrapposizione miasmatica. Ciò viene anche esemplificato nei casi clinici descritti nel testo. D'altro canto è anche vero che la Psora, afferma Ghatak, possa essere preesistente nel paziente per antecedenti ereditari e che il pensiero cattivo venga influenzato da ciò, come la storia del seme e dell'albero, o se sia nato prima l'uovo o la gallina. La perturbazione del sistema, come karma, può essere inizialmente presente nel paziente ma attraverso una guarigione profonda ci si può riscattare dalla impronta iniziale. Oltre a questo patrimonio di conoscenze che sono state un lascito fondamentale per l'ulteriore approfondimento dei miasmi nelle scuole di Omeopatia che si sono occupate maggiormente di questo aspetto fondamentale dell'arte di curare, Ghatak trasmette anche numerose altre acquisizioni.

Essendo fondamentalmente un clinico egli descrive in dettaglio il metodo attraverso cui portare a guarigione il paziente. Come si conduce una anamnesi valida, come si redige una cartella clinica omeopatica ed in particolare come si conduce un caso clinico dalla risposta alla prima prescrizione in poi, sono altrettanti consigli estremamente utili per passare con successo nella pratica clinica. La necessità di classificare i sintomi su base miasmatica e di trattare il miasma predominante nel paziente è ad esempio uno dei consigli più validi ed importanti per avere sempre il controllo della situazione clinica in mano.

In conclusione questo è un testo fondamentale dell'arte di curare omeopatica, molto chiaro e pratico, che non può mancare nelle biblioteche degli omeopati accanto ai testi di Hahnemann e Kent.

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