Fritjof Capra e l'Omeopatia

Pubblicato il 31/05/2010

Categorie: Attualità

Autori: Paolo Bellavite

Fritjof Capra e l'Omeopatia

Fritjof Capra, fisico austriaco

In occasione del congresso nazionale FIAMO ho avuto l'occasione di incontrare per la prima volta personalmente Fritjof Capra, il fisico austriaco che oggi vive negli USA, protagonista di un grande movimento culturale e scientifico che rivaluta e rivitalizza la visione sistemica e dinamica della vita, dalla cellula all'ecosistema. Sono stato sorpreso dal vedere che si sta avvicinando con grande simpatia e interesse all'omeopatia ed egli è stato sorpreso dal vedere che qualcuno qui in Italia ha portato avanti le sue idee e scoperte nel campo omeopatico (non solo il sottoscritto ma molti altri omeopati tra cui brilla il gruppo triestino).

Penso che si tratti di un incontro importante e foriero di sviluppi inaspettati, se come pare egli ci metterà in contatto con i più grandi studiosi della complessità e dell'Istituto Santa Fé. Ma né io né Capra né i triestini da soli possiamo fare molto. Vorrei in questa occasione fare un appello agli omeopati affinché siano più compatti e propositivi, sentano che questa è un'occasione storica che chiama in causa la loro responsabilità nei confronti del mondo intero. L'omeopatia si inserisce nei più avanzati sviluppi dell'evoluzione del pensiero umano portando un bagaglio bicentenario di esperienze e di operatività. Non basta stare "al letto del paziente", ciascuno nel proprio studio professionale: per quanto sia utile ed importante la cura, non basta. Oggi bisogna partecipare di più e meglio alla diffusione del pensiero e del metodo omeopatico, come l'ho definito si tratta dell'altra faccia della medicina. I simili e i contrari, tutti e due i metodi funzionano ma è scandaloso a dir poco che i simili siano messi in opera e teoricamente sviluppati da una ultraesigua minoranza.

Un qualunque congresso di immunologi oggi raduna centinaia e (se internazionale) migliaia di esperti, un congresso nazionale di omeopatia così interessante come quello di Verona alcune decine. Qui c'è qualcosa che non va, oggettivamente. Il mio appello è: partecipate di più all'avventura della FIAMO, un'associazione che - dimostrandolo in tanti modi e non ultimo nell'incontro con Capra - ha una visione, una mission che potrebbero innescare nel mondo medico e accademico italiano una svolta radicale, non appena i tempi siano un po' più maturi (prepariamoci, che se le idee "passano" negli USA, poi qui saranno scimmiottate dagli ultimi arrivati). La mission FIAMO necessita di molte più persone, necessita di una multidisciplinarietà e di interventi a vari livelli, medico-professionali, accademici, aziendali, politici, economici.

Non ha senso "tirare a campare" ciascuno nel suo piccolo guscio, si poteva comprendere in periodi in cui gli omeopati erano veramente "perseguitati", ora c'è la libertà, indipendentemente da qualsiasi presunta o attesa liberalizzazione legislativa. Non si può avere alibi. Bisogna partecipare di più ai convegni, scambiare di più esperienze e metodologie, vedere le differenze come possibilità di arricchimento e non occasioni di conflitto, fare più ricerca e pubblicare. Scrivere esperienze sia singole sia di gruppo, con metodologie attuali. Scrivere, scrivere, scrivere. Bisogna "stanare" gli universitari che "già" lavorano sui sistemi complessi, la system biology, la neurobiologia, la psicoimmunoendocrinologia, la biofisica, ecc. far loro capire che l'alleanza è possibile, aiutarli a non sentirsi soli, aiutarli a trovare finanziamenti per le ricerche. Se andate nelle università trovate muri e scetticismo ma anche brecce attraverso cui i muri mostrano la loro impotenza e gli scettici lasceranno il passo a chi capisce la novità. Bisogna "stanare" le aziende omeopatiche e i politici che si conoscono, che ci diano sostegno di qualsiasi tipo possano dare.

Il buon Garattini ormai prossimo alla "pensione" ha co-firmato un articolo pubblicato un paio di mesi fa a nome dell'AIFA  in cui dichiara che la ricerca farmacologica convenzionale negli ultimi 20 anni ha fallito ("pochissimi farmaci nuovi, non migliori dei precedenti e più costosi"). Se lo dice lui!  Ma lo sanno tutti, che ci vuole un'altra via, solo che non molti hanno il coraggio di cercarla o di crederci. Non siamo "alternativi" siamo "punte di diamante" con alle spalle una tradizione che come tutte le tradizioni va conservata e allo stesso tempo rinnovata (uno dei temi di Capra in relazione ai sistemi viventi - e anche un gruppo sociale è un sistema vivente che può crescere e può morire se non si adatta alla realtà - è che questi sono caratterizzati da conservazione dell'identità pur nel cambiamento). È un compito storico, è un momento propizio.

Altri articoli dello stesso autore

Dottore ma è vero che? Lettera aperta al Presidente FNOMCeO dr. Filippo Anelli

Lo trovi in: Attualità

Autori: Paolo Bellavite

Egregio Presidente, ho letto sul sito collegato con quello della FNOMCeO, alle pagine "Dottore ma è vero che?" un articolo del dr. Salvo Di Grazia intitolato "L'omeopatia ha effetti scientificamente dimostrati?" Mi occupo di …

La micidiale bufala dell’omeopatia e del placebo

Lo trovi in: Metodologia Omeopatica

Autori: Paolo Bellavite

Tutti sanno che un lavoro pubblicato dal Lancet nel 2005 (Shang A et al. Lancet 2005; 366:726-32) fu presentato come la prova che l'omeopatia sia equivalente al placebo ed ebbe un fortissimo impatto sul mondo medico scientifico.…

Omeopatia, le ricerche anti-cancro

Lo trovi in: Metodologia Omeopatica

Autori: Paolo Bellavite

L'omeopatia è una delle medicine complementari più usate nel mondo, anche in pazienti oncologici. Tuttavia, paradossalmente, è una delle meno studiate. Di conseguenza, la domanda cruciale "l'omeopatia cura il cancro?" è ancora sen…

'Non usate la tragedia di Luca per condannare l'omeopatia'

Lo trovi in: Attualità

Autori: Paolo Bellavite

Caro direttore, ho letto l'articolo di Angela Cossu "La tragedia del bambino curato solo con l'omeopatia e morto di polmonite". Da medico ricercatore, ho dedicato molto del mio lavoro alla ricerca seria e rigorosa nel campo…

L'Omeopatia e le sue prime Battaglie. Alle radici del perenne confronto-scontro tra le diverse correnti in Medicina (Recensione)

Lo trovi in: Estratti Libri - Recensioni

Autori: Paolo Bellavite

Com'è ben noto, la storia ha molto da insegnare e così è in Medicina. Il libretto "L'Omeopatia e le sue prime Battaglie", pubblicato nel 1836 in lingua tedesca e francese, racconta fatti e di-battiti antichi, quindi consegnati al…

La similitudine omeopatica

Lo trovi in: Metodologia Omeopatica

Autori: Paolo Bellavite

L'omeopatia si fonda sulla similitudine: essa intende curare il malato sfruttando il fatto, sperimentalmente dimostrato, che un medicinale diluito e "dinamizzato" cura quei sintomi che è in grado di provocare quando viene …

Omeopatia - Un aiuto alla cura o semplice 'stregoneria'?

Lo trovi in: Attualità

Autori: Paolo Bellavite

Sull'onda delle dichiarazioni di un'associazione di medici britannici, secondo cui l'omeopatia sarebbe "stregoneria", abbiamo assistito a un dibattito tra il farmacologo Silvio Garattini e Christian Boiron, presidente dei…

L'Omeopatia è equivalente a un placebo? La critica a uno studio su Lancet

Lo trovi in: Metodologia Omeopatica Attualità

Autori: Paolo Bellavite

Ha fatto scalpore la notizia di uno studio pubblicato da Lancet [1] in cui ricercatori svizzeri avrebbero dimostrato la equivalenza tra omeopatia e placebo. Gli autori dello studio partono dalla convinzione che gli effetti…

Biodinamica, Medicina Integrata e la Ricerca Clinica in Omeopatia

Lo trovi in: Metodologia Omeopatica Ricerca Omeopatica

Autori: Paolo Bellavite Sabrina Lussignoli Giuseppe Andrioli

Nella prima parte di questo intervento viene esposta, in forma riassuntiva e schematica, parte del percorso concettuale e sperimentale che è svolto estesamente nel recente libro "Biodinamica, basi fisiopatologiche e tracce di …

Medicine complementari. Considerazioni semantiche e prospettive d’integrazione

Lo trovi in: Metodologia Omeopatica

Autori: Paolo Bellavite

Recenti iniziative promosse dall'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri e dalla Federazione Nazionale hanno aperto un dialogo sul tema delle medicine complementari. Il ricorso a pratiche mediche cosiddette "alternative"…

Disclaimer

Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente divulgative. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio di un medico. Niente di ciò che viene descritto in questo articolo deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione fisica. L'Autore e l'Editore non si assumono la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall'uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute. Nel caso questo articolo fosse, a nostra insaputa, protetto da copyright, su segnalazione, provvederemo subito a rimuoverlo. Questo sito non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e prestabilita. Gli articoli prodotti da noi sono coperti da copyright e non possono essere copiati senza nostra autorizzazione