Disturbi del sonno da trauma trattati con l'Omeopatia
Categorie: Casi Clinici
Autori: Caterina Gambaruto
Fonte: Il Medico Omeopata - Rivista
Caso clinico della Sig.ra V.M, di 87 anni con disturbi del sonno insorti dopo un trauma accidentale. La sintomatologia acuta ha condotto, mediante repertorizzazione, ad un rimedio profondo. La paziente non era mai stata trattata omeopaticamente prima di questo evento.
ANAMNESI E SINTOMATOLOGIA
Il 10 novembre è caduta all’indietro mentre era in piedi appoggiata al girello, battendo schiena e testa contro il pavimento. E’ rimasta a terra circa mezz’ora (il tempo necessario alla figlia per avere un aiuto da parte dei familiari) e durante questo periodo ha presentato tremori agli arti e sensazione di freddo. La cute è rimasta calda. Da allora, presenta risvegli notturni molto frequenti (anche 15-20 per notte) durante i quali è affannata, spaventata, ha paura di essere sola ed al buio, vuole dormire con qualcuno vicino. A volte dice “Io sono sola”, pur essendoci la figlia accanto. Quando si risveglia vorrebbe scendere dal letto per alzarsi. Anche mentre dorme, muove le gambe, è irrequieta, agitata. Di giorno appare più assonnata e, dopo i sonnellini diurni, appare più disorientata, rispetto al recente passato. All’esame obiettivo si rileva bassa statura, capelli radi e fini (sono sempre stati così), gote arrossate. Fino a qualche anno fa la costituzione era robusta, soprattutto a livello del tronco ed addome.
In anamnesi vengono riferite due gravidanze spontanee; stipsi cronica, fin dall’età giovanile; ernia iatale dai 50anni con pregressa ulcera esofagea. Se non prende i gastroprotettori avverte nausea. Nel 2011 frattura del femore e riscontro di iperparatiroidismo con ipocalcemia, trattata con vitamina D per os. Nel 2013 intervento di cataratta bilaterale; nel 2016 espulsione spontanea con uno starnuto di polipo nasale di 5 cm. Artrosi spiccata al ginocchio sinistro, precedentemente trattata con infiltrazioni locali di corticosteroidi. La paziente riferisce di patire molto il caldo. Di notte si scopre, avverte sempre caldo sotto le coperte. Il vento le provoca irrequietezza: non le piace. Una volta le facevano paura i temporali; questa paura è terminata dopo la nascita del suo primo figlio. Ma da sempre ha paura del nero in cielo. Presenta, da sempre, avversione spiccata per la carne cruda. Non avverte mai sete.
Dall’interrogatorio omeopatico si evidenzia come la paziente sia stata una persona molto socievole, fino a quando le condizioni cliniche glielo hanno permesso. Le è sempre piaciuto uscire, chiaccherare con le amiche, andare al cinema, teatro, giocare a carte. Migliora stando in compagnia e con la consolazione. I suoi hobbies: lavorare a maglia, la lettura. Ha sempre avuto un po’ paura a dormire da sola. Nell’anamnesi familiare troviamo che la signora aveva un gemello, già deceduto, cui era molto legata. In linea materna tendenze depressive (la sua mamma ha presentato esaurimento nervoso in seguito alla morte del figlio in Russia durante la guerra).
REPERTORIZZAZIONE - TOTALITÀ DEI SINTOMI
Putroppo le condizioni cliniche della paziente non hanno permesso una raccolta completa dei sintomi. Perciò non sono stati presi in considerazione per la repertorizzazione, in quanto non modalizzati né consistenti, numerosi sintomi: il polipo nasale, la cataratta, la stipsi cronica, l’artrosi.
ANALISI DEL CASO SECONDO CANDEGABE-CARRARA
In questo metodo, sono possibili rimedi candidati solo quelli che coprono la metà +1 delle rubriche repertorizzate. Sono stati considerati i seguenti sintomi:
STORICI
> compagnia (mentale)
SINTOMI ATTUALI
- paura di essere sola di notte
- paura del buio
- risvegli frequenti di notte
- irrequietezza motoria durante il sonno
La rubrica SLEEP, WAKING, frequent (239) non è stata presa perché contenente troppi rimedi.
ANALISI DEL CASO SECONDO BOENINGHAUSEN
A differenza del metodo di Candegabe-Carrara che predilige i sintomi storici, Boeninghausen attribuisce maggiore importanza ai sintomi che si modificano con la malattia o che sono concomitanti al disturbo principale della malattia. Paragrafo 6 dell’Organon: L’osservatore senza pregiudizi […] In ogni singola malattia non percepisce altro che, riconoscibili esternamente con i sensi, alterazioni nello stato di essere del corpo e dell’anima, segni di malattia, accidenti, sintomi, cioè deviazioni dello stato sano di una volta dell’attualmente malato, le quali questo stesso avverte, che notano in lui quelli che lo circondano, e che osserva in lui il medico. Tutti questi segni percettibili rappresentano la malattia in tutta la sua estensione, formano cioè insieme la vera e unicamente pensabile figura della malattia. Secondo questo metodo di repertorizzazione, è da scegliere il rimedio tra quelli che coprono tutte le rubriche
La rubrica SLEEP, WAKING, frequent (239) non è stata presa perché contenente troppi rimedi.
ANALISI DEL CASO SECONDO BOENINGHAUSEN
A differenza del metodo di Candegabe-Carrara che predilige i sintomi storici, Boeninghausen attribuisce maggiore importanza ai sintomi che si modificano con la malattia o che sono concomitanti al disturbo principale della malattia. Paragrafo 6 dell’Organon: L’osservatore senza pregiudizi […] In ogni singola malattia non percepisce altro che, riconoscibili esternamente con i sensi, alterazioni nello stato di essere del corpo e dell’anima, segni di malattia, accidenti, sintomi, cioè deviazioni dello stato sano di una volta dell’attualmente malato, le quali questo stesso avverte, che notano in lui quelli che lo circondano, e che osserva in lui il medico. Tutti questi segni percettibili rappresentano la malattia in tutta la sua estensione, formano cioè insieme la vera e unicamente pensabile figura della malattia. Secondo questo metodo di repertorizzazione, è da scegliere il rimedio tra quelli che coprono tutte le rubriche. Pertanto, nel caso della nostra paziente, sono stati repertorizzati i sintomi comparsi dopo il trauma.
ANALISI DEL CASO SECONDO BOENINGHAUSEN
A differenza del metodo di Candegabe-Carrara che predilige i sintomi storici, Boeninghausen attribuisce maggiore importanza ai sintomi che si modificano con la malattia o che sono concomitanti al disturbo principale della malattia. Paragrafo 6 dell’Organon: L’osservatore senza pregiudizi […] In ogni singola malattia non percepisce altro che, riconoscibili esternamente con i sensi, alterazioni nello stato di essere del corpo e dell’anima, segni di malattia, accidenti, sintomi, cioè deviazioni dello stato sano di una volta dell’attualmente malato, le quali questo stesso avverte, che notano in lui quelli che lo circondano, e che osserva in lui il medico. Tutti questi segni percettibili rappresentano la malattia in tutta la sua estensione, formano cioè insieme la vera e unicamente pensabile figura della malattia. Secondo questo metodo di repertorizzazione, è da scegliere il rimedio tra quelli che coprono tutte le rubriche. Pertanto, nel caso della nostra paziente, sono stati repertorizzati i sintomi comparsi dopo il trauma.
ANALISI CONCLUSIVA
Pur avendo seguito metodi differenti di selezione dei sintomi, tutte le tre repertorizzazioni hanno evidenziato Stramonium tra i rimedi che coprivano ogni sintomo. Stramonium non può sopportare la solitudine e l’oscurità; deve avere luce e compagnia. Si è scelto questo rimedio alla potenza 3LM, 1 goccia in acqua, alla sera. La cura è stata iniziata il 5 dicembre 2017. Già dalla prima notte la paziente è riuscita a dormire tranquilla tutta la notte, presentando al massimo un risveglio di breve durata e non accompagnato da paura. Si è anche ridotta l’agitazione motoria durante il sonno. Durante il giorno, inoltre, la figlia ha riferito di vederla più sveglia e più orientata. Appare complessivamente più tranquilla. Attualmente sono trascorsi 45 giorni dall’inizio della terapia: dal momento che la paziente non ha presentato peggioramento clinico né comparsa di nuovi sintomi, si sta mantenendo la stessa posologia del rimedio.
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