La vita di Clemens Maria Franz von Boenninghausen [Maestro dell'Omeopatia]
Categorie: Storia dell'Omeopatia
Autori: Redazione di LibriOmeopatia.it
Clemens Maria Franz (Friedrich) Freiherr (Baron) von Bönninghausen è uno dei più famosi Maestri Omeopati. Nato nei Paesi Bassi il 12 marzo 1785, nella tenuta ancestrale di Heringhaven in Overijssel, il suo lignaggio risale attraverso l'ascendenza vestfaliana e austriaca, da un antenato nominato feldmaresciallo da Ferdinando II d'Austria nel 1632.
Trascorse la sua prima infanzia tra le mura domestiche cominciando piuttosto tardi la sua educazione, ma dopo aver iniziato a studiare i suoi progressi furono rapidi. Si laureò all'università olandese di Gröningen con il grado di "Dottore in diritto civile e penale" il 30 agosto 1806 e da allora, per diversi anni, occupò posizioni sempre più influenti e impegnative alla corte di Luigi Napoleone, re d'Olanda, rimanendo nel Servizio civile olandese fino alle dimissioni del re il 1 luglio 1810.
Tornò quindi a casa sua e si dedicò allo studio dell'agricoltura e della botanica. Si sposò nel 1812 e si trasferì nella sua tenuta di Darup. Attraverso il suo interesse per lo sviluppo delle risorse agricole, entrò in contatto con i più importanti agricoltori tedeschi e costituì la prima società agricola nella parte occidentale della Germania. Nel 1816 divenne presidente della Corte di giustizia provinciale per la Vestfalia a Coesfield, posizione che mantenne fino al 1822. In quel periodo divenne uno dei commissari per la registrazione delle terre e i suoi continui viaggi gli diedero ampia possibilità di studiare la flora della regione del Reno e della Vestfalia, pubblicando anche un libro sull'argomento: "Prodromus Florae Monasteriensis". Nel 1824 divenne direttore dell'Orto Botanico di Munster, conservando questa posizione per diversi anni e ricevendo molti elogi per i suoi scritti botanici.
Nel 1827 la sua salute, fino ad allora eccellente, cominciò a peggiorare: due dei medici più famosi dell'epoca dichiararono che si trattava di tubercolosi purulenta. La sua salute continuò quindi a diminuire fino alla primavera del 1828, quando tutte le speranze di guarigione furono abbandonate. In quel momento scrisse una lettera d'addio al suo amico botanico, August Weihe, MD, il primo medico omeopata della provincia di Renania e Vestfalia, anche se Boenninghausen ignorava questo fatto poiché tutta la loro corrispondenza riguardava argomenti di botanica, non di medicina. Weihe fu profondamente colpito dalla notizia e rispose immediatamente alla lettera di Boenninghausen, chiedendo un resoconto dettagliato dei suoi sintomi ed esprimendo la speranza che, grazie al metodo curativo appena trovato, potesse essere in grado di salvare un amico che stimava così tanto. Boenninghausen inviò subito quanto richiestogli; dopo aver analizzato il caso Weihe gli spedì alcuni granuli di Pulsatilla, che Boenninghausen prese secondo le sue indicazioni, seguendo anche i consigli che Weihe gli aveva dato riguardo le misure igieniche da adottare. La guarigione di Boenninghausen fu graduale ma costante, tanto che alla fine dell'estate fu considerato guarito.
Questo evento fece nascere in Boenninghausen una grande fiducia nell'Omeopatia. Riprese ben presto le sue precedenti conoscenze di Medicina, e iniziò a praticare. Si rese ben presto conto però che non aveva nessuna licenza per esercitare come medico, per questo motivo si dedicò ai lavori letterari su argomenti legati all'Omeopatia. La maggior parte delle opere scritte da Boenninghausen riguardanti l'Omeopatia furono pubblicate tra il 1828 e il 1846. A quel tempo la sua fama si diffuse in Francia, Olanda e America; grazie ai suoi lavori letterari tesi a facilitare la comprensione e la pratica dell'Omeopatia, molti medici si avvicinarono per la prima volta a questa pratica. Prima dei suoi lavori non c'era un modo preferito per avvicinarsi allo studio dell'Omeopatia.
Nessun repertorio, tranne uno breve in latino di Samuel Hahnemann stesso, era stato pubblicato prima di allora come strumento per indicare la via al rimedio omeopatico più adatto, ed era necessario dedicare diverse ore allo studio dei rimedi prima di riuscire ad ottenere un chiaro quadro del caso.
Nel mentre, il re Friedrich Wilhelm IV, in data 11 luglio 1843, emise un documento che autorizzava Boenninghausen a praticare la medicina senza alcuna limitazione.
Dal 1830 Boenninghausen rimase in stretto contatto con Hahnemann, fino alla fine della vita di quest'ultimo, e finché Boenninghausen visse mantenne vivi i rapporti con tutti coloro che praticavano l'Omeopatia. Il suo lavoro letterario subì un forte rallentamento dopo aver ottenuto il permesso di praticare liberamente, e non pubblicò più i suoi libri così frequentemente. È interessante notare che i suoi primi lavori si diffusero istantaneamente tra coloro che erano interessati alla nuova dottrina, e quasi tutti gli omeopati praticanti avevano le opere di Boenninghausen nella loro biblioteca.
In ordine cronologico, scrisse i seguenti testi:
- The Cure of Cholera and Its Preventatives (according to Hahnemann's latest communication to the author). 1831.
- Repertory of the Antipsoric Medicines, with a preface by Hahnemann. 1932.
- Summary View of the Chief Sphere of Operation of the Antipsoric Remedies and of their Characteristic Peculiarities, as an Appendix to their Repertory. 1833.
- An Attempt at a Homoeopathic Therapy of Intermittent Fever. 1833.
- Contributions to a Knowledge of the Peculiarities of Homoeopathic Remedies. 1833.
- Homoeopathic Diet and a Complete Image of a Disease. (For the non-professional public.) 1833.
- Homoeopathy, a Manual for the Non-Medical Public. 1834.
- Repertory of the Medicines which are not Antipsoric. 1935.
- Attempt at Showing the Relative Kinship of Homoeopathic Medicines. 1836.
- Therapeutic Manual for Homoeopathic Physicians, for use at the sickbed and in the study of the Materia Medica Pura. 1846.
- Brief Instructions for Non-Physicians as to the Prevention and Cure of Cholera. 1849.
- The Two Sides of the Human Body and -Relationships. Homoeopathic Studies. 1853.
- The Hom. Domestic Physician in Brief Therapeutic Diagnoses. An Attempt. 1853.
- The Homoeopathic Treatment of Whooping Cough in its Various Forms. 1860.
- The Aphorisms of Hippocrates, with Notes by a Homoeopath. 1863.
- Attempt at a Homoeopathic Therapy of Intermittent and Other Fevers, especially for would be homoeopaths. Second augmented and revised edition. Part 1. The Pyrexy. 1864.
Dopo la proclamazione che lo abilitava a praticare la medicina, Boenninghausen fondò la società per medici omeopatici in Vestfalia, che prosperò per molti anni. È stato inoltre membro di quasi tutte le società omeopatiche esistenti all'epoca; il Western Homeopathic Medical College, a Cleveland, nel 1854, gli conferì un diploma onorario; l'Imperatore di Francia lo nominò Cavaliere della Legione d'Onore il 20 aprile 1861.
Boenninghausen era un amico intimo di Adolph Lippe e Carroll Dunham. Entrambi hanno espresso pubblicamente il loro apprezzamento per il suo lavoro.
Per molti anni visse a Munster, dove era solito ricevere i pazienti tutti i giorni dalle nove alle due, mentre dalle due alle cinque camminava per la periferia e nei giardini botanici. Visse fino all'età di settantanove anni, morendo di apoplessia il 26 gennaio 1864.
Nessun uomo, ad eccezione di Hahnemann, ha lasciato un'impronta così profonda nella letteratura omeopatica come Boenninghausen, o ha esercitato un'influenza così grande a favore dell'Omeopatia insegnata da Hahnemann. Il suo "Therapeutic Pocket Book", pubblicato per la prima volta nel 1846, è stato una guida per molti medici studiosi di Omeopatia Classica. Si è dedicato soprattutto alla presentazione della Materia Medica, in modo che le caratteristiche principali di ciascun rimedio potessero essere comprese con facilità dal praticante. La più grande opera letteraria della sua vita fu probabilmente la redazione degli Aforismi di Ippocrate con gli appunti di un omeopata.
Dei suoi sette figli i due primogeniti scelsero la medicina omeopatica come professione, il che fu per lui una grande gioia. Il più anziano di questi si esercitò dapprima nel quartiere della sua casa d'infanzia, per poi andare a Parigi, dove sposò la figlia adottiva della vedova di Hahnemann. Visse con Madame Hahnemann e sua figlia ed ebbe accesso alla biblioteca e ai manoscritti di Hahnemann.
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