Boiron: L'Omeopatia è efficace e crescerà da sola

Le cure omeopatiche sono efficaci quanto quelle convenzionali. È quanto suggeriscono i risultati di EPI3, il più importante studio farmaco-epidemiologico mai realizzato nel campo della medicina generale in Francia, le cui conclusioni dicono che, nei tre ambiti terapeutici presi in esame, la cura presso medici allopati (quelli "convenzionali") o presso medici omeopati ha la stessa efficacia terapeutica e nessuna perdita di opportunità di cura per i pazienti, ma nel secondo caso crolla l'assunzione di farmaci e, di conseguenza, degli effetti indesiderati.

Si tratta della prima ricerca in duecento anni che mette a confronto diretto i risultati dell'uso di farmaci allopatici e omeopatici, prendendo in considerazione le patologie più comuni, quelle che rappresentano quasi la metà dei motivi per cui ci si rivolge al medico di famiglia: disturbi del sonno, ansia e depressione, dolori muscoloscheletrici e disturbi delle vie respiratorie.

Come spiega Christian Boiron, direttore generale del Gruppo Boiron che ha finanziato lo studio, nel contratto era previsto che tutti i risultati sarebbero stati pubblicati al di là dell'esito. Il fatto che le conclusioni dello studio siano state positive per l'Omeopatia, molto probabilmente ha influito sul fatto che non si sia sentito parlare più di tanto di questa imponente ricerca. Il contrario è avvenuto invece qualche mese fa, quando un bambino è morto e si è venuto a sapere che il medico che lo curava era anche un omeopata. Del resto, come aggiunge Boiron, dei due milioni di morti ogni anno per gli effetti tossici dei medicinali allopatici invece non si parla mai.

Perché avviene questo? Boiron chiama in causa i vaccini. I primi medicinali nati dalla ricerca con metodo scientifico, ricorda, sono stati i vaccini e i farmaci omeopatici, alla fine del '700 grazie al Dr. Edward Jenner e al Dr. Samuel Hahnemann. Per un secolo i vaccini sono stati osteggiati dal mondo della scienza. Si è dovuto aspettare che Pasteur spiegasse il loro funzionamento perché fossero accettati. Lo stesso, secondo Boiron, avviene oggi per l'Omeopatia: anche se ne viene dimostrata l'efficacia nell'uso, non viene accettata perché ancora non siamo riusciti a capire 'come' funziona esattamente. La scienza non riesce infatti ancora a comprendere come possa essere efficace qualcosa che nelle analisi di laboratorio non si riesce nemmeno a rilevare. Tuttavia la ricerca, spiega Boiron, sta proseguendo e deve proseguire in questa direzione perché più ci si avvicina a comprendere come funziona l'Omeopatia, più si avranno strumenti efficaci per usarla.

Più in generale, sostiene Boiron, sarebbe necessario ridefinire il concetto di medicina più come capacità di guarire le persone che come l'applicazione passiva di un protocollo rigido uguale per tutti. Se ogni ammalato è diverso, infatti, la cura non può essere uguale per tutti. Al contrario, sostiene Boiron, la scienza accademica ritiene che per la stessa malattia sia necessaria la stessa cura, indipendentemente dalla persona ammalata. È fondamentale invece comprendere che per la stessa malattia ci possano essere più cure possibili.